Archivio / Teatro

Clôture de l’amour

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Clôture de l’amour

In scena, i proiettili di un amore che finisce.

Drammaturgo, regista e autore tra i più tradotti e rappresentati a livello internazionale, Pascal Rambert mette in scena la rovente resa dei conti di una coppia giunta al capolinea. Anna e Luca, mossi dalla rabbia e dalla necessità urgente di dividersi, si affrontano sul confine del palcoscenico. Distanti l’uno dall’altra, saldi alle due estremità opposte del palco, si fronteggiano con un linguaggio essenzialmente organico e persino coreografico, costruendo con le parole una barriera di filo spinato che li divide e ripetendo in modo ossessivo espressioni che sembrano vorticare nei loro corpi.

Da un lato lui, che con abbondanza verbale e aggressività, riversa il suo disagio esistenziale sulla compagna, ricercando e giustificando il suo senso di colpa. Dall’altro lei, che ribalta la prospettiva usando parole affilate come coltelli.

Clôture de l’amour è la prova tangibile della trasfigurazione dei sentimenti, è un limbo in cui le mani tremano, l’essenza appassisce e l’interiorità fa a pezzi il lucente aspetto esteriore.

Superbo e inesorabile Luca Lazzareschi, glaciale e formidabile Anna Della Rosa, per una danza di morte di oggi, durissima, bellissima.
la Repubblica