Archivio / Teatro

Se questo è un uomo

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Se questo è un uomo

Uno dei capolavori della letteratura italiana diventa un’installazione acustica e visiva.

Con un’interpretazione potentissima e scabra, Valter Malosti sa restituire la babele del campo – i suoni, le minacce, gli ordini, il rumore della fabbrica di morte – e trasforma le pagine del “libro di avventure più atroce e più bello del ventesimo secolo” in un’opera acustica, supportata dal talento del sound designer G.U.P. Alcaro.

A fare da contrappunto di pura e perfetta forma i tre madrigali originali creati da Carlo Boccadoro a partire dalle poesie che Levi scrive nel 1945-46, immediatamente dopo il ritorno dal campo di annientamento.

In un cortocircuito visivo tra la memoria del lager e le «nostre tiepide case» (scene di Margherita Palli) la voce del testimone-protagonista si dispiega in una straordinaria moltitudine di registri espressivi, narrativi, percettivi e di pensiero che sono la vera azione del testo e dello spettacolo.

Malosti interprete straordinario […] uno spettacolo nitido, bello da vedere e ascoltare, segnato della stessa consapevolezza lucida e intransigente della testimonianza di Levi. Una immersione nel male di grande utilità civile.
Anna Bandettini - La Repubblica
Un'interpretazione forte e attenta che si affida al potere della parola per illuminare l’atroce viaggio verso la ricercata demolizione dell’uomo da parte dell’uomo.
Magda Poli - Corriere della Sera
Per certi versi pasoliniana è la necessità civile, molto forte nella scelta di Malosti, di riproporre oggi quell’atroce discesa negli abissi dell’anima. […] Se c’è un lavoro il cui reale valore consiste, alla fine, soprattutto nella possibilità e nel dovere di essere mostrato e fatto conoscere, è proprio questo.
Renato Palazzi - Il Sole 24 Ore