di Mario Diament
con Gioele Dix – Laura Marinoni,
Elia Schilton – Sara Bertelà,
Roberta Lanave
regia Andrée Ruth Shammah
Un thriller appassionante, un avvincente intreccio d’incontri apparentemente casuali dove violenza, inquietudine e comicità serpeggiano dentro rapporti d’amore.
Un uomo cieco è seduto su una panchina di un parco a Buenos Aires. È un famoso scrittore e filosofo – ispirato all’autore argentino Jorge Luis Borges – che è solito godersi l’aria mattutina. Quella mattina, la sua meditazione viene interrotta da un uomo… Comincia così una serie di incontri fatti di conversazioni a prima vista sconnesse, che svelano legami sempre più inquietanti, misteriosi e anche inaspettatamente divertenti.
Così la stampa
Tutta in levare, la regia di Andrée Ruth Shammah è un invito alla concentrazione e all’empatia con i personaggi, una mano invisibile che cura il dettaglio tessendo una ragnatela stregante di sussulti segreti […]. La felicità è un attimo, il resto è vita. Uno spettacolo di malinconica lievità cechoviana.
Sara Chiappori – la Repubblica
Andrée Ruth Shammah, nella bella scena di Fercioni, fa conoscere Diament con una regia di bella classicità, raffinata, luminosa, capace di valorizzare i significati del testo, la parola e l’attore. La complessità labirintica si scioglie nella regia in spire concentriche di verità impossibili, lungo un paradigma di schemi di relazioni interpersonali, sui quali è utile meditare. [...] ottimo Elia Schilton, bancario che corre, con bel sviluppo, verso un tragico assurdo, lungo le lancette impazzite del suo sentire. Brava Laura Marinoni, vibrante e ammaliante signora e Gioele Dix, misurato, sornione Borges. Sara Bertelà e Roberta Lanave accanto a loro lungo i sentieri incrociati del thriller dei destini compiuti.
Magda Poli – Corriere della Sera
Andrée Ruth Shammah (che firma traduzione, adattamento, regia) pretende molto dagli attori: e lo ottiene. Bravi tutti: Gioele Dix lo scrittore, Elia Schilton l’uomo, Laura Marinoni la donna, Roberta Lanave la ragazza, Sara Bertelà la moglie-psicologa.
Beppe Severgnini – Sette - Il Corriere della Sera
In questa pièce rigorosa recitata benissimo da tutti gli attori, armonizzata da scenografia e luci intelligenti quanto e secondo la regia, anche se tutto l’insieme funziona, l’irruzione di Laura Marinoni, è il colpo di fulmine dello spettacolo. Che la mette in campo al momento esatto: lei è la scossa che elettrizza e anima la storia, già scorrente e recitata con lucida profondità […] Bravissimo Gioele Dix con gli occhi fissi del cieco e la sua capacità arcaicamente scrutante e veggente […] Merito della regia di Andrée Ruth Shammah avere tenuto teso il filo di tutto.
Roberto Mussapi – Avvenire
Cita a ciegas è un testo molto sudamericano, molto argentino sia nel gioco di destini incrociati che ne scandisce la trama, sia nel fatto che al centro di essa c’è proprio il padre nobile degli scrittori argentini, Borges […] La regia della Shammah l’affronta con una sorta di eleganza sospesa, sul filo dell’inespresso.
Renato Palazzi – Il Sole 24 Ore
La regia di Andrée Ruth Shammah, orchestrando con aggressiva determinazione le poetiche sospensioni e le inaspettate violenze di questo dramma di anime, ha saputo armonizzare con ricercate finezze i temperamenti di tutti gli interpreti, tutti prodighi in generosa partecipazione.
Paolo Paganini – Lo Spettacoliere
Cita a ciegas
di Mario Diament
traduzione, adattamento e regia di Andrée Ruth Shammah
con Gioele Dix – Laura Marinoni, Elia Schilton – Sara Bertelà, Roberta Lanave
scena Gianmaurizio Fercioni
luci Camilla Piccioni
costumi Nicoletta Ceccolini
musiche Michele Tadini
produzione Teatro Franco Parenti e Fondazione Teatro della Toscana