Uno spettacolo commovente, un'intensa storia d'amore e le sue infinite evoluzioni nel multiverso.
Una drammaturgia unica e travolgente del pluripremiato autore Nick Payne, per la regia di Raphael Tobia Vogel.
In scena tutte le possibili infinite fasi di una relazione: conoscenza, seduzione, matrimonio, tradimento, malattia. Una danza ritmata dal continuo ribaltamento del punto di vista interpretativo per una storia d’amore raccontata con le leggi della fisica quantistica. Con Pietro Micci ed Elena Lietti, Miglior Attrice del Premio Enriquez 2022 per questo spettacolo.
di Nick Payne
traduzione Matteo Colombo
regia Raphael Tobia Vogel
con Elena Lietti e Pietro Micci
scene e costumi Nicolas Bovey
luci Paolo Casati
assistente alla regia Beatrice Cazzaro
macchinista Marco Pirola
fonico Martino Minzoni
scene costruite presso il laboratorio del Teatro Franco Parenti
produzione Teatro Franco Parenti / TPE – Teatro Piemonte Europa
Elena Lietti vincitrice del Premio Nazionale Franco Enriquez 2022 per l’interpretazione di Costellazioni.
Nicolas Bovey vincitore Premio Ubu 2022 Miglior Disegno Luci.
Così la stampa:
Costellazioni ha trovato nella regia di Raphael Tobia Vogel una limpidezza esemplare e la geometria delle emozioni una suggestiva concretezza nella cangiante scenografia di luci.
Anna Bandettini – la Repubblica
Un testo affascinante che Raphael Tobia Vogel porta in scena con cura, bella inventiva e necessario rigore. Riesce così a far lievitare un’interessante riflessione sulla nozione di tempo, di scelta e di caso e sulla ricerca di un significato dell’esistere, guidando le due efficaci interpretazioni dei bravi Elena Lietti e Pietro Micci che recitano in uno spazio circoscritto, la pedana della vita, trafitto, completato, ampliato da giochi di luce architettonici.
Magda Poli – Corriere della Sera
Il testo di Nick Payne è bellissimo. Gestisce con apparente semplicità una situazione teatrale delirante, con pieno controllo della sfera emotiva. Mentre in scena Elena Lietti e Pietro Micci sono una coppia affiatata, credibile. […] Vogel asseconda e protegge questo tesoretto che si trova in mano, accompagnando gli interpreti in un allestimento in piedi, privo di oggetti e di qualsiasi accenno di realismo. Un palco centrale, a rombo, come fosse una sorta di The Square impreziosito da luci in stile Tron, confina la vicenda in una piastrella fuori dal tempo. Scelta felice. Che cala la parola nella sua matrice scientifica ma senza privarla di umanità.
Diego Vincenti – Il Giorno
La pièce di Nick Payne raccontata alla maniera di Raphael Tobia Vogel è un’esperienza coinvolgente e suggestiva.
Silvana Costa – Artalks