Uno spettacolo di travolgente impatto emotivo, ambientato in una Sicilia ancestrale.
Tre voci che scavano nell’ingenuità e nella passione, nell’istinto di un universo popolare, nella poesia dura e ingrata di omosessualità, violenza e malattia sullo sfondo di un panorama palermitano senza filtri.
Rodolfo Di Giammarco - la Repubblica
Giovanni e Rosaria sono cugini cresciuti come se fossero fratello e sorella, insieme vivono i primi turbamenti, le prime gioie e i primi drammi. Chiusi nella loro stanza, giocano per cancellare la solitudine atavica di una famiglia senza padri e, con la musica a tutto volume, ballano perché il mondo per loro non è altro che uno spartito di note da danzare. Nella sala da ballo, in cui la stessa Rosaria lo trascina, Giovanni scopre l’amore attraverso gli occhi ambigui e violenti e il corpo pulsante e focoso di Giuseppe, insegnante di danza.
Dietro le persiane è nascosto però un paese che spia, giudica e non vive. I protagonisti tentano di combattere il loro destino, sognando lei di lasciare quell’isola che li culla e li affoga, lui di amare liberamente un uomo. Come in una tragedia antica in cui va espiata la colpa di chi si ribella, così il giovane puro affronterà violenza e crudeltà, proprio lui che “mai niente con nessuno aveva fatto…”
Joele Anastasi è puro nella sua interpretazione, vitale e instancabile, Federica Carrubba Toscano è capace di dare emozioni violente che arrivano sotto la pelle, Enrico Sortino è disumanamente vero, nella sua violenza e crudeltà. Uno spettacolo che tocca nervi scoperti nell’unico modo in cui farlo ha un senso, “fregandosene di quanto farà male”
Fermataspettacolo.it
uno spettacolo di Vuccirìa Teatro
drammaturgia e regia Joele Anastasi
con Joele Anastasi, Enrico Sortino, Federica Carruba Toscano
scene e costumi Giulio Villaggio
light designer Joele Anastasi
aiuto regia Nicole Calligaris
foto Dalila Romeo
video Davide Marucci
graphic designer Giuseppe Cardaci
produzione Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini