Recite scolastiche:
giovedì 13 Ottobre h 10.30 e venerdì 21 Ottobre h 11.15
info e prenotazioni scuole@teatrofrancoparenti.com
***
SCOPRI DI PIÙ SULLO SPETTACOLO E SUL PRIMO ALLESTIMENTO DEL 1980
di Molière
traduzione Cesare Garboli
regia Andrée Ruth Shammah
con Gioele Dix,
Anna Della Rosa
e con Marco Balbi, Francesco Brandi, Fabrizio Coniglio, Piero Domenicaccio, Filippo Lai, Viola Magnone, Silvia Giulia Mendola, Pietro Micci, Marina Occhionero
scene e costumi Gianmaurizio Fercioni
luci Gigi Saccomandi
musiche Michele Tadini e Paolo Ciarchi
aiuto regista Benedetta Frigerio
assistente allo spettacolo Diletta Ferruzzi
scene dipinte da Santino Croci e Federico Carrassi
direttore di scena Paolo Roda
elettricista e fonico Gianni Gajardo
sarta Paola Landini
amministratrice di compagnia Carla De Gasperis
scene costruite da Tommaso Serra presso il laboratorio del Teatro Franco Parenti
costumi realizzati dalla sartoria del Teatro Franco Parenti diretta da Simona Dondoni
produzione Teatro Franco Parenti
Ad interpretare il malato, torna con intelligenza e ironia, Gioele Dix, già protagonista della pièce nell’allestimento 2015 che registrò allora un mese di sold out.
Accanto a lui Anna Della Rosa, nel ruolo della domestica intrigante, una perfetta coppia di serva e padrone, a volte bonariamente sboccata, a volte lucidamente beckettiana. La messinscena, (…) è imbastita con eleganza e sofisticheria, grazie anche alle scene e ai costumi di Gianmaurizio Fercioni, tra tulle e velluti, preziose mantelle e lampadari luccicanti. Affianca i due bravi protagonisti un ottimo cast (…) ben affiatato, dal perfetto tempismo comico, ma mai gigionesco, nonostante le risate del pubblico e gli applausi a scena aperta.
Camilla Tagliabue – il Fatto Quotidiano.
Recite scolastiche:
giovedì 13 Ottobre h 10.30 e venerdì 21 Ottobre h 11.15
info e prenotazioni scuole@teatrofrancoparenti.com
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SCOPRI DI PIÙ SULLO SPETTACOLO E SUL PRIMO ALLESTIMENTO DEL 1980
La grande Anna Galiena torna sul palco del Parenti con un omaggio a Shakespeare. Un gioco di rimandi e seduzione in cui si fronteggiano gli opposti, maschio e femmina, che sono in ognuno di noi.
Tratta dal romanzo di Christa Wolf e interpretata da Cecilia Lupoli, la Cassandra di Carlo Cerciello interroga il voyeurismo dello spettatore di fronte al dolore, in una potente messinscena versione peep-show.
In scena l’ultimo attesissismo lavoro del duo artistico Scimone-Sframeli – già premio Ubu -, dove stati d’ansia, sofferenza e delusione si sciolgono in sorriso e ironia. Un piccolo gioiello teatrale di rara sapienza evocativa.
Elena Bucci e Marco Sgrosso raccontano le storie di quella moltitudine poetica e operosa che ha trascorso la vita dietro le quinte e sul palcoscenico: suggeritori, trovarobe, attori, guitti, capocomici, primedonne, cantattrici, attor giovani, portaceste e balie.