di Carlo Emilio Gadda
interpretato e diretto da Anna Nogara
percussioni Marco Scazzetta
elemento scenico Elisa Montessori
produzione Teatro Franco Parenti
Un piccolo gioiello del Parenti prodotto nel 1996 in cui Anna Nogara, accompagnata da percussioni, esalta, come raramente accade, la forza espressiva e il ritmo travolgente del racconto gaddiano.
Una serie di folgoranti protagonisti abitano un caseggiato milanese colpito da un incendio. Eccola, la spaventata e ridicola umanità che Gadda coglie con impietoso umorismo e umana pietà.
Le donne spettinate e mezze nude a ferragosto; Anacarsi Rotunno, poeta italoamericano; Besozzi Achille, pregiudicato “in linea di furto”; Flora Procopio di Giovan Battista, a soli tre anni, sola in casa con il suo pappagallo; Balossi Ermenegildo di Gesualdo, d’anni 17, di Cinisello, in mutande. E l’ex garibaldino del V piano, Carlo Garbagnati.
Ritratti pastosi, materici, veri, come vera, palpabile e sconvolgente riesce ad essere la parola di Gadda. Amplificata dagli efficaci interventi sonori di Marco Scazzetta, contrappunto complementare di grande forza evocativa.
La grande Anna Galiena torna sul palco del Parenti con un omaggio a Shakespeare. Un gioco di rimandi e seduzione in cui si fronteggiano gli opposti, maschio e femmina, che sono in ognuno di noi.
Cassandra di Carlo Cerciello interroga il voyeurismo dello spettatore di fronte al dolore. In scena una potente Ceclia Lupoli.
Rita Pelusio in una storia toccante e delicata, tratta dal romanzo dell’autrice tedesca Claudia Schreiber, che affronta in maniera ironica e poetica, il tema del fine vita.