liberamente ispirato al romanzo di Claudia Schreiber
con Rita Pelusio
regia Enrico Messina
testi e drammaturgia Domenico Ferrari, Enrico Messina, Rita Pelusio audio design Luca De Marinis
costumi Lisa Serio
luci e scena Enrico Messina
produzione PEM Habitat Teatrali, Piazzato Bianco
con il supporto di Qui E Ora – Residenza Teatrale
e la collaborazione di ARMAMAXA – Residenza Teatrale di Ceglie Messapica
Uno spettacolo intenso e vero, firmato da Enrico Messina, che indaga con coraggio l’incontro di amore e morte, schivando la retorica e conservando la leggerezza della fiaba senza fuggire la profondità del tema affrontato.
Rita Pelusio, tra le voci più originali dell’arte comica contemporanea, attraverso questa storia tratta dal romanzo di Claudia Schreiber, continua il suo impegno per un teatro civile che non ha paura di confrontarsi con i temi più delicati.
Emma è una donna forte, libera e rude, abituata e costretta dalla vita all’assenza di un amore; per sopravvivere, alleva e macella i maiali che lei stessa cresce e ama. Max è un uomo prigioniero di se stesso e delle sue abitudini, timoroso, che non ha mai trovato il coraggio di amare e che, di vita davanti, sa di non averne più.
A raccontarlo, con il sorriso appena accennato e la voce leggera, è una spaventapasseri, che altri non è che Rita stessa con i suoi amori, i suoi dolori, i suoi dubbi, i suoi timori, il suo sguardo sulla vita. Un’elaborazione profonda – condivisa col pubblico – sul confine sottile che separa amore e desiderio, felicità e morte.
La grande Anna Galiena torna sul palco del Parenti con un omaggio a Shakespeare. Un gioco di rimandi e seduzione in cui si fronteggiano gli opposti, maschio e femmina, che sono in ognuno di noi.
Cassandra di Carlo Cerciello interroga il voyeurismo dello spettatore di fronte al dolore. In scena una potente Ceclia Lupoli.
Dopo una nuova trionfale tournée negli Stati Uniti (con tappe a New York, Los Angeles San Francisco), la Compagnia Stabile del Teatro Patologico di Dario D’Ambrosi torna a Milano con la sua originale versione della Medea di Euripide.
Anna Della Rosa in scena nel lacerante monologo tratto da una delle ultime opere di Giovanni Testori. Regia di Valter Malosti.