di Tom Schulman
regia Marco Iacomelli
con Luca Bastianello
e con Marco Massari, Daniele Bacci, Nicolò Bertonelli, Matteo Pilia, Kevin Magrì, Marco Possi, Adriano Voltini, Alessandro Rizza, Linda Caterina Fornari
regia associata Costanza Filaroni
scene e costumi Maria Carla Ricotti
disegno luci Valerio Tiberi, Emanuele Agliati
disegno fonico Donato Pepe
video Massimiliano Perticari
musica Marco Iacomelli, Venere
produttore esecutivo Davide Ienco
produzione STM Live
Il racconto di una storia d’amore: per la poesia, per il libero pensiero, per la vita. Quell’amore che ci fa aiutare il prossimo ad eccellere, non secondo i dettami sociali strutturati e imposti ma seguendo le proprie passioni, pulsioni, slanci magnifici e talvolta irrazionali.
L’attimo fuggente rappresenta ancora oggi, a trentacinque anni dal debutto cinematografico, una pietra miliare nell’esperienza di migliaia di persone in tutto il mondo. Portare sulla scena la storia dei giovani studenti della Welton Academy e del loro incontro col il professor Keating significa dare nuova vita a questi legami, rinnovando quella esperienza in chi ha forte la memoria della pellicola cinematografica e facendola scoprire alle nuove generazioni.
La storia vera dell’autrice Daria Pascal Attolini, qui anche regista e interprete, che ritrova un rapporto con il padre malato e costruisce un dialogo in cui è finalmente possibile dirsi cose che non erano mai state dette. Una dark comedy per esorcizzare la morte con una risata.
Da La nuova scena, la compagnia I Pesci presenta “I Caini”, una famiglia schiva, tacciata di infamia e avvolta da un alone di mistero. La loro bestialità e ritualità viene messa in discussione dall’arrivo di un artista intento nella ricerca della verità. Una reazione violenta condurrà ad un epilogo tragico e beffardo.
In un mondo in cui si alzano muri e barriere, in cui si stigmatizza il diverso, in cui si definisce ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, in scena uno spettacolo che vuole mettere in luce la complessità delle azioni umane, provando a non giudicarle. Una confessione, l’autoanalisi a tratti cinica, ironica e lucida di un’Alcesti alla ricerca di risposte e verità. Un vortice di domande che tormenta l’animo di chi deve compiere una scelta estrema.
Linda Caridi, giovane e poliedrica attrice di teatro e cinema, in un monologo fuori dagli schemi, sulla tragicomica relazione tra una Donna e un Bambolo gonfiabile, che è un’allucinazione salvifica alla quale la protagonista si aggrappa per fuggire al suo passato, a una violenza subita, alla conseguente anoressia, a sé stessa.