introduce Andrée Ruth Shammah
intervengono Nicoletta Mondadori, Massimiliano Tarantino, Giangiacomo Schiavi e Arnoldo Mosca Mondadori
letture tratte dall’ultimo libro di Veca
suite per violoncello di Bach eseguite da Issei Watanabe
Il dialogo tra Salvatore Veca, poco prima della sua scomparsa, e Arnoldo Mosca Mondadori prende la forma di un testamento spirituale, in cui la visione filosofica del mondo incontra i pensieri più personali su temi che riguardano il senso della vita.
Emerge un ritratto intimo e inedito di uno dei più importanti filosofi italiani, dove non si incontrano certezze assolute, ma domande sempre aperte capaci di scrutare e allo stesso tempo illuminare la realtà in cui viviamo.
Una mappa per orientarci a coltivare quei valori di generosità, empatia e gentilezza che Salvatore custodiva come tratti più profondi della sua presenza, perché oggi più che mai possano accrescere la diga contro la disumanità che dilaga da ogni parte.
Per rispetto di Falcone, dei ragazzi che non hanno vissuto quel tempo, degli adulti che non lo hanno capito o lo hanno dimenticato, sento il dovere di tornare a riflettere per raccontare le verità di allora e quelle più recenti che ho appreso insieme al ruolo di chi, nel bene e nel male, ne fu protagonista dentro le istituzioni dello Stato, nella società e nel mondo dell’informazione.