di Edoardo Erba
regia Michele Mangini
con Marina Rocco, Gabriella Franchini, Alberto Onofrietti, Giovanni Battista Storti e Irene Vetere
scene e costumi Michele Iodice
luci Pasquale Mari
video Alessandro Papa
assistente alla regia Luca De Lorenzo
assistente scen e costumi Giorgia Lauro
produzione Teatro Franco Parenti / Goldenart
Edoardo Erba, drammaturgo tra i più noti e affermati in Italia e il giovane regista Michele Mangini, nel tentativo di rispondere a questa domanda, ci trasportano in un futuro distopico.
Siamo nel secondo secolo del millennio e l’umanità è divisa in due classi che si avviano a diventare razze differenti. Da una parte c’è la moltitudine che vive ammassata nelle poche aree abitabili di un pianeta ormai desertificato. Dall’altra i membri della classe agiata, gli Aumentati con DNA ottimizzato, fisico perfetto, cervello superperformante, che perseguono un ideale di bellezza e di bontà esclusivamente riservato alla loro casta, ma difettando di esperienze vive, ricorrono al trapianto di memorie altrui. Per denaro e per sottrarsi ai ricordi di un passato doloroso, José ha deciso di privarsene. I suoi ricordi svaniscono, ma quella sensazione di vuoto, rabbia, solitudine, può scomparire?
La vita di Giovanni Falcone attraverso gli occhi di un giovane padre palermitano, il cui vissuto personale inevitabilmente si intreccia agli episodi più eclatanti della vita del magistrato. Alternando leggerezza e profondità, Dario Leone emoziona il pubblico e fa capire quanto è importante riuscire a vincere la paura e a sconfiggere le prevaricazioni.