di Ruggero Cappuccio
regia Nadia Baldi
con Euridice Axen
costumi Carlo Poggioli
musiche Ivo Parlati
progetto luci e scene Nadia Baldi
produzione Teatro Segreto
La donna in scena, strizzata in un tulle rosso, non è una qualunque, ma la più enigmatica diva del porno, Moana Pozzi.
Un monologo spiazzante che mette in scena il concetto di verità al di là delle apparenze, al di là di bugie, manipolazioni e distorsioni della realtà di cui si nutre l’immaginario collettivo. Dalle parole di Moana, una rifessione attorno all’utilizzo dei termini “pornografia” e “osceno”:
Andrée Ruth Shammah sceglie di riallestire il testo di Joseph Roth, che quindici anni fa vide protagonista Piero Mazzarella. Sarà il maestro Carlo Cecchi, con un tono ironico e distaccato, a disvelare la parabola del protagonista Andreas.
Una commedia dal meccanismo perfetto, primo straordinario testo in tre atti di Eduardo, scritto a soli 22 anni. Con Geppy Gleijeses, Lorenzo Gleijeses, Ernesto Mahieux, diretti da Armando Pugliese.
A trent’anni dalla prima edizione con Adriana Asti e nel centenario della nascita di Giovanni Testori, Andrée Ruth Shammah riporta in scena La Maria Brasca. Nei panni di questa eccezionale figura femminile – che grida al mondo la potenza della passione, l’amore per la vita vissuta fuori da ogni costrizione, convenzione o compromesso – Marina Rocco.
“Non manterremo le promesse, ma noi ve lo diciamo prima”. Questo il motto del movimento politico di Gene Gnocchi. In scena, la sua convention tutta da ridere e riflettere. Un monologo dai contorni politici e facilmente intuibili fin dal titolo: Il Nulla.