Valerio Magrelli dialoga con Mauro Bersani
nell’ambito del ciclo d’incontri La Grande età
a cura di Irene La Scala
Valerio Magrelli ha affrontato a più riprese, in poesia e in prosa, il tema dell’infanzia, anche attraverso pagine autobiografiche. Nel suo nuovo libro l’infanzia e l’adolescenza non scompaiono del tutto: vengono viste come in uno specchio. Immagini rovesciate da interpretare da un altro punto di vista e con altre prospettive. Infanzia e vecchiaia spesso convivono, come nella poesia in cui si dice:
I residui di infanzia hanno conformato un’intera esistenza ma ora, alle soglie della vecchiaia, prendono tutto un altro aspetto. Sono e non sono più quello che erano. L’infanzia diventa oggetto di sguardo, più che di autoanalisi. È la tenerezza nei confronti dei figli o dei ragazzi graffitari. Il punto di vista è ora la vecchiaia («questione di idraulica»), l’«ultima cima» da salire che si avvicina.
Valerio Magrelli, nato a Roma nel 1957, è scrittore, traduttore e professore ordinario di Letteratura francese all’Università Roma Tre. Nel 2002 l’Accademia Nazionale dei Lincei gli ha attribuito il Premio Feltrinelli per la poesia italiana.
Massimo Recalcati, psicoanalista e saggista tra i piú noti in Italia, prende in esame il rapporto della vita umana con il proprio passato attraverso un ciclo di tre lezioni, la prima dedicata alla figura del maestro, la seconda al tema della perdita e infine la terza all’esperienza della nostalgia.
Una lettura godibile e necessaria, una corposa raccolta degli scritti di Nespolo prevalentemente usciti sulle pagine del Foglio e confezionati in modo mirabile dall’ex enfant terrible dell’arte italiana, 81 anni e quasi 800 mostre al suo attivo in mezzo mondo.
In occasione della presentazione del libro C’era una volta la politica. Parla l’ultimo democristiano (Piemme ed.) di Pier Ferdinando Casini, l’autore dialoga con Ignazio La Russa, Presidente del Senato, e Beppe Sala, Sindaco di Milano.