Yamamoto Noh Theater
Osaka, Giappone
diretto da Akihiro Yamamoto
Okina
Okina, Akihiro Yamamoto
orchestra, fue (flauto) Tomonori Sadamitsu – kotsuzumi (piccolo tamburo a clessidra) Yamato Hayashi
supervisore Naoyoshi Umewaka
coro Toyohiko Sugiura, Fumihisa Onishi, Yusuke Ueno, Yuki Kasada
Tsuchigumo
Un monaco / il Ragno, Akihiro Yamamoto
Minamoto no Raikō, Yoshiteru Takeda
La dama Kochō, Yoshiaki Yamamoto
Un domestico, Yuki Kasada
Hitori-musha, Masaru Hara
Soldato, Riku Hara
orchestra, fue (flauto) Tomonori Sadamitsu – kotsuzumi (piccolo tamburo a clessidra) Yamato Hayashi – taiko (tamburo) Satoshi Watanabe e Kiyoshi Yoshitani
supervisori Naoyoshi Umewaka e Yuki Kasada
coro Toyohiko Sugiura, Fumihisa Onishi, Yusuke Ueno, Takafumi Takeda
assistente Kazuko Maeda
disegno luci Takayuki Fujimoto
direttore di scena Tadanori Kurotobi
coordinamento Petko Slavov
direttore esecutivo Yoshie Yamamoto
organizzazione Izumi Arakawa
produzione Yamamoto Noh Theater Osaka, Giappone
con il sostegno della città di Osaka
progetto ammesso alle sovvenzioni del Programma di promozione degli scambi tra le città gemellate con Osaka
In occasione del 40° anniversario del gemellaggio tra Osaka e Milano, il Parenti ospita Yamamoto Noh Theater, il più antico Teatro Noh di Osaka.
Il Noh è uno tra i teatri in maschera più antichi del mondo, riconosciuto dall’Unesco come patrimonio culturale immateriale.
Prima dello spettacolo:
saluto di Luca Costamagna, presidente della Commissione Consiliare Cultura del Comune di Milano;
Yoshie Yamamoto, compagnia Yamamoto Noh Theater, legge la lettera del sindaco di Osaka;
traduce Simona Garavelli, Desk Officer area Giappone, Unità City to City Cooperation, Rel. Internazionali, Comune di Milano;
in chiusura saluto di Yuji Amamiya, Console Generale giapponese a Milano.
Rappresenta tutti i sentimenti umani universali, come l’amore di una madre per i figli, l’emozione per l’amata, gli orrori della guerra, la speranza, la preghiera.
In scena due atti: Okina è un rituale sacro basato su antichi canti e danze di preghiera, mentre Tsuchigumo è una delle opere più spettacolari e amate dal pubblico del Noh, con scene d’azione e veloci cambiamenti di forte impatto scenico.
Andrée Ruth Shammah sceglie di riallestire il testo di Joseph Roth, che quindici anni fa vide protagonista Piero Mazzarella. Sarà il maestro Carlo Cecchi, con un tono ironico e distaccato, a disvelare la parabola del protagonista Andreas.
Una commedia dal meccanismo perfetto, primo straordinario testo in tre atti di Eduardo, scritto a soli 22 anni. Con Geppy Gleijeses, Lorenzo Gleijeses, Ernesto Mahieux, diretti da Armando Pugliese.
A trent’anni dalla prima edizione con Adriana Asti e nel centenario della nascita di Giovanni Testori, Andrée Ruth Shammah riporta in scena La Maria Brasca. Nei panni di questa eccezionale figura femminile – che grida al mondo la potenza della passione, l’amore per la vita vissuta fuori da ogni costrizione, convenzione o compromesso – Marina Rocco.
“Non manterremo le promesse, ma noi ve lo diciamo prima”. Questo il motto del movimento politico di Gene Gnocchi. In scena, la sua convention tutta da ridere e riflettere. Un monologo dai contorni politici e facilmente intuibili fin dal titolo: Il Nulla.