Gardenia – 10 years later

Per i 50 anni del Parenti,
al Piccolo Teatro
arriva Alain Platel regista coreografo,
unico erede di Pina Bausch,
con un cult internazionale alla sua ultima tournée.

Spettatori in piedi, in lacrime, colmi di gioia. Gardenia, la melodia della felicità, à la manière transessuale.

Le Temps

Di lancinante bellezza, per la sincerità con la quale i suoi attempati interpreti si mostrano e si raccontano, Gardenia squarcia il velo di quel mondo nascosto del travestitismo e dei transessuali.

Il Sole24 Ore

Uno spettacolo che affronta con tenerezza e sollecitudine il tema della transizione di genere e della ricerca d’identità, anche in quella “Grande Età” che è in fondo la stagione più matura dell’essere umano.

Gardenia è ispirato al film Yo soy asì di Sonia Herman Dolz, toccante documentario sulla vita di un gruppo di vecchi artisti dopo la chiusura del cabaret di drag queen in cui si esibivano.

I registi Frank Van Laecke e Alain Platel, insieme al compositore Steven Prengels, hanno accettato la sfida di far rivivere quelle atmosfere intime, fragili e al contempo intriganti, portandole sui palcoscenici di tutto il mondo, con oltre 200 repliche da Avignone a Berlino, da Amsterdam a Barcellona, passando dal Canada e dalla Russia.

Gardenia debutta nel giugno 2010 al Teatro NT  di Gand. Nato da un’idea di Vanessa Van Durme, celebre attrice belga che ha avuto un ruolo di primaria importanza nel combattere i pregiudizi verso le persone LGBTQ+, si ispira al film Yo soy asì di Sonia Herman Dolz, toccante documentario sulla vita di un gruppo di vecchi artisti dopo la chiusura del cabaret di drag queen in cui si esibivano.

Nel 2012 Gardenia viene nominato per il British Olivier Award e il documentario sul dietro le quinte, Before the last curtain falls, riceve una pioggia di premi internazionali.

Dieci anni dopo la compagnia si riunisce nuovamente: un componente del cast è scomparso, ma gli altri otto sono in scena, ancora una volta, per raccontare chi sono, «pronti a prendere d’assalto il palco/ Per emozionare e sorprendere/ Per ridere e restare in silenzio/ Per brillare e risplendere, ancora una volta, somewhere over the rainbow».

Dalla stampa

Gardenia sradica confini e pregiudizi e ci trascina nel vortice della vita. […] La loro versione del bolero di Ravel è senza dubbio una delle più belle. Basta un solo gesto, anche minimo, un desiderio, un’intenzione perché la danza ci sia, nonostante l’età.
La Provence

Il canto del cigno, fragile e commovente, di un cabaret di drag queens.
The Guardian

Gardenia è uno spettacolo commovente. Crudele e buffo, a tratti. Ma soprattutto, tenerissimo. (…) Impossibile non rimanere rapiti da questo dono. Il delicato intreccio della messinscena di Platel e Van Laecke, che avevano già lavorato con Vanessa Van Durme, e la scelta delle musiche (Dalida, ma anche Schubert), ci restituiscono un quadro profondamente umano. Con i suoi amici, Vanessa Van Durme raccoglie e rimette insieme i pezzi della sua vita, per una foto di gruppo indimenticabile.
Le Monde

regia Frank Van Laecke, Alain Platel
musica Steven Prengels
da un’idea di Vanessa Van Durme
creato e interpretato da Vanessa Van Durme, Griet Debacker, Andrea De Laet (†), Richard ‘Tootsie’ Dierick, Danilo Povolo, Gerrit Becker, Hendrik Lebon, Dirk Van Vaerenbergh, Rudy Suwyns

produzione NTGent & laGent (les ballets C de la B + kabinet k)

con la collaborazione di Regione Lombardia  / Assessorato Autonomia e Cultura Regione Lombardia

in collaborazione con Piccolo Teatro Milano

8 - 9 Settembre 2022