Spettatori in piedi, in lacrime, colmi di gioia. Gardenia, la melodia della felicità, à la manière transessuale.
Le Temps
Di lancinante bellezza, per la sincerità con la quale i suoi attempati interpreti si mostrano e si raccontano, Gardenia squarcia il velo di quel mondo nascosto del travestitismo e dei transessuali.
Il Sole24 Ore
Dalla stampa
Gardenia sradica confini e pregiudizi e ci trascina nel vortice della vita. […] La loro versione del bolero di Ravel è senza dubbio una delle più belle. Basta un solo gesto, anche minimo, un desiderio, un’intenzione perché la danza ci sia, nonostante l’età.
La Provence
Il canto del cigno, fragile e commovente, di un cabaret di drag queens.
The Guardian
Gardenia è uno spettacolo commovente. Crudele e buffo, a tratti. Ma soprattutto, tenerissimo. (…) Impossibile non rimanere rapiti da questo dono. Il delicato intreccio della messinscena di Platel e Van Laecke, che avevano già lavorato con Vanessa Van Durme, e la scelta delle musiche (Dalida, ma anche Schubert), ci restituiscono un quadro profondamente umano. Con i suoi amici, Vanessa Van Durme raccoglie e rimette insieme i pezzi della sua vita, per una foto di gruppo indimenticabile.
Le Monde
regia Frank Van Laecke, Alain Platel
musica Steven Prengels
da un’idea di Vanessa Van Durme
creato e interpretato da Vanessa Van Durme, Griet Debacker, Andrea De Laet (†), Richard ‘Tootsie’ Dierick, Danilo Povolo, Gerrit Becker, Hendrik Lebon, Dirk Van Vaerenbergh, Rudy Suwyns
produzione NTGent & laGent (les ballets C de la B + kabinet k)
con la collaborazione di Regione Lombardia / Assessorato Autonomia e Cultura Regione Lombardia
in collaborazione con Piccolo Teatro Milano