Per il teatro è stato il più gran cambiamento di sempre: si parla della pandemia e del lockdown, prima con le sale chiuse e l’attività ferma, poi l’obbligo del distanziamento in scena e nel pubblico, tanto che gira ancor il timore tra gli artisti, non tanto che si richiuda tutto come è successo nei quattro mesi di primavera, quelli più importanti della stagione teatrale, quanto che il pubblico abbia perso la spinta a entrare nelle sale, che gli spettatori abbiano paura di riunirsi in uno spazio, anche se con il distanziamento e il rispetto delle regole sanitarie. Ecco, non è per rassicurare e basta, ma i numeri danno risposte diverse e raccontano una storia più interessante. Gli spettatori ci sono e hanno desiderio di rivedere gli spettacoli.