uno spettacolo di Susanna Beltrami
con Luciana Savignano
e con la partecipazione di Matteo Bittante e dei giovani danzatori di DanceHaus
Uno spettacolo che è un pezzo di storia, di valore intramontabile.
Nato nel 2002 per ripensare proprio lo spazio dell’allora Piscina Caimi, “Le Sacre” è un’opera che ritorna sempre e che dal suo debutto ha visto numerosissime repliche sia in teatro che occasioni di site-specific, coinvolgendo intere generazioni di danzatori.
Giungono da ogni angolo, a piedi nudi e scortati dalle luci rosse, viola e aranciate del tramonto, plotoni di giovani, vigorosi, che danzano una partitura gestuale e sonora (quella originale di Stravinsky) che in un moto circolare avvolge tutto e tutti come in un abbraccio ancestrale.
Al centro di questo rito di giovinezza, la figura di una Madre, Madre Terra che nelle sembianze della grande etoile Luciana Savignano, orchestra l’incedere dei suoi figli, giunti per richiamare dall’ombra e dal gelo la rigogliosa primavera. Perché invocare il ritorno della primavera è simbolo di rinascita e guarigione, ma anche di sacrificio: “che cosa sei disposto a sacrificare per rinascere?”.