«Questa storia dovrebbe essere raccontata sempre», dice la regista. «Perché contiene tutti gli ingredienti di quello che sarebbe stata l evoluzione storica di questi ultimi dieci anni, con tutte le forme di populismo che si sono viste in Europa, la Brexit, l immigrazione, la distorsione del concetto di libertà. Racconta ciò che siamo stati e ciò che diventeremo, se non staremo attenti. Sia politicamente che socialmente. La nostra società neocapitalista produce al suo interno la violenza, genera dei mostri. Teatralmente rappresenta tutte le nostre contraddizioni. Sia dal punto di vista umano che della narrazione fatta dai mezzi di informazione, che inizialmente la rubricarono come l ennesima strage di stampo islamico.