dal racconto di Carlo D’Amicis (Manni 2009)
un progetto teatrale di
Valentina Sperlì e Renata Palminiello
con Valentina Sperlì
regia Renata Palminiello
produzione AssociazioneTeatralePistoiese / Valzer srl
Ci si può assumere la responsabilità della morte di un uomo dopo aver rifiutato quella della sua esistenza?
Lo spettacolo è tratto da un racconto breve di Carlo D’Amicis sull’amore, il passato, la morte e ci offre una sorprendente visuale sull’infelicità, la follia e il tormento dello stato amoroso.
Valentina Sperlì interpreta un personaggio complesso e sfaccettato costruito insieme alla regista Renata Palminiello. In una camera di ospedale Lady Mora, chiromante e sensitiva, deve decidere della sorte di un cugino entrato in coma, che anni prima le offrì inutilmente il suo amore. Ora è lei, divenuta beneficiaria del testamento dell’uomo, a dover decidere se staccare o meno la spina dell’apparecchio che lo tiene in vita.
In un luogo speciale, un non-luogo, fuori dal tempo, nasce un dialogo senza risposta in cui tornano vivi i ricordi e tutte le emozioni. Ascoltiamo un flusso di coscienza dove un tema civile, quello della responsabilità, si intreccia al racconto della condizione umana, così esposta alla fragilità dolorosa dell’ amore e, malgrado ciò, destinata ad arrendersi a questa forza.