di Roberto Castello
con Mariano Nieddu, Stefano Questorio, Giselda Ranieri, Irene Russolillo
luci, musica, costumi Roberto Castello
costumi realizzati da Sartoria Fiorentina
con il sostegno di MIBACT/ Direzione Generale Spettacolo dal vivo, Regione Toscana/ Sistema Regionale dello spettacolo
Uno scabro bianco e nero e una musica ipnotica sono l’ambiente nel quale si inanellano le micro narrazioni di questo peripatetico spettacolo notturno a cavallo fra cinema, danza e teatro. Un’unica azione che si dipana in differenti modi e che racconta il continuo movimento a vuoto dell’essere umano.
Illuminato dalla fredda luce di un video proiettore che scandisce spazi, tempi e geometrie, il nero profondo dei costumi rende diafani i personaggi e li proietta in un passato senza tempo abitato da un’umanità allo sbando che avanza e si dibatte con una gestualità brusca, emotiva e scomposta, oltre lo sfinimento; mentre il ritmo martellante trasporta poco a poco in una dimensione ipnotica e genera un’ empatia quasi fisica con la fatica degli interpreti.
Rodolfo di Gianmarco - La Repubblica
Giuseppe Distefano - Il Sole24ORE
Marta Olivieri - Artnois.it