Electropark Exchanges II edizione
Un trittico di concerti unici degno della miglior tradizione rinascimentale: tre rinomati artisti canadesi in tre differenti ambienti del complesso architettonico del Teatro Franco Parenti.
TIM HECKER [Vancouver]
EGYPTRIXX [Toronto]
MARIE DAVIDSON [Montreal]
un progetto di Forevergreen.fm
in collaborazione con Associazione Pier Lombardo e Sae Institute
con il sostegno di Fondazione Cariplo e Compagnia di San Paolo nell’ambito del progetto Funder35 con il patrocinio del Comune di Milano – Direzione Cultura
Electropark Exchanges edizione 2017 non abbandona il fil rouge della stagione inaugurale e rimane interessato al dialogo che si dipana seguendo fili che uniscono ed intrecciano sonorità appartenenti, almeno sulla carta, a generi musicali diversi. Continua quindi l’esplorazione di un vasto territorio artistico fatto di ibridazione sonora, di limiti che si confondono, di sperimentazione ma anche di tributo, di ispirazione, di riferimenti antichi e nuovissimi, di dentro e fuori, di avanguardia.
Ognuno di noi ha una discografia di riferimento. Debiti di emozioni a questo o quel disco, ad un cantante piuttosto che ad un compositore, spesso si tratta anche di musica molto distante, che non ha legami apparenti. Il dialogo invisibile tra questi mondi lontani si manifesta in modalità percettibili o meno, a seconda delle circostanze.
Quello che accadrà di nuovo nella Sala Grande e anche ai bordi dei Bagni Misteriosi e nella Sala Testori della Palazzina – tutti spazi compresi nel complesso culturale del Teatro Franco Parenti – è condividere l’ascolto di artisti la cui produzione musicale è frutto di un, fortunatamente non risolto, “dialogo tra mondi lontani”. Progetti solisti nei quali il processo artistico si fonda sull’esplorazione e su una ingenua impossibilità di rifugiarsi in una determinazione sonora. Ci aspettiamo di essere stupiti – e perché no anche di trovare i nostri riferimenti musicali – dai live di Electropark Exchanges che sono veri e propri viaggi, avvincenti, originali.
Sarà bello attivare un dialogo con la nostra memoria emotiva ed uditiva, godere di suoni conosciuti ma anche rispolverare vecchi amori e farsi stimolare ad ascolti magari abbandonati. Un esercizio giusto e sano che ci riporta alla mente le parole di Hans Joackim Roedelius che è stato nostro ospite l’anno scorso:
“La facilità con cui si fanno dischi oggi non è cosa che mi riguardi. Sono qui per spingermi oltre gli ostacoli e ampliare la mente. Per andare oltre i confini a vedere e accettare le sfide e imparare ciò che è necessario affinché io sia soddisfatto. Non me n’è mai importato del successo: mi dedico con tutto me stesso all’arte e alla vita, alla bellezza e al mistero del momento.”