In occasione della presentazione della graphic novel La sostituta, BeccoGiallo,
l’autrice Sophie Adriansen
dialoga con la curatrice del volume Chiara Gregori, ginecologa e sessuologa
e con Rita Balestriero, giornalista
Claudia de Lillo, giornalista e scrittrice
Lucia Mascino, attrice
Marketa e Clovis aspettano una bambina, ma dal momento del parto le cose non sembrano essere così semplici e naturali come Marketa si immaginava. Tra i dolori post parto, le difficoltà dell’allattamento e la percezione di non amare la propria figlia come dovrebbe, Marketa si sente sempre più triste, sola e inadeguata. Non sa come comportarsi con Zoe così piccola, vulnerabile, bisognosa di attenzioni e di cui lei è ora responsabile. Dov’è l’istinto materno che una madre dovrebbe avere? Perché il suo corpo le fa tanto male? Come ci si prende cura di un neonato? Un’altra persona, una sostituta, sicuramente sarebbe una madre migliore di lei.
La sostituta nasce dalle esperienze delle due autrici, Sophie e Mathou, e dalla necessità di parlare in modo semplice e disincantato delle difficoltà della maternità. L’edizione italiana è curata dalla dottoressa Chiara Gregori, ginecologa e sessuologa che da oltre vent’anni accompagna le neomamme in tutte le fasi della gravidanza pre e post parto.
Sophie Adriansen è nata nel 1982 e vive in Bretagna. Scrittrice a tempo pieno dal 2010, ha imparato a raccontare storie alla Scuola di Cinema Femis di Parigi. Autrice di oltre 50 libri per adulti e ragazzi, ha vinto numerosi premi in Francia ed è tradotta in Italia, Spagna e Turchia. Ha scritto diversi romanzi sulla maternità, prima di scrivere La sostituta.
Mathou è nata nel 1983 e vive ad Angers. Illustratrice, disegnatrice, grafica e creatrice del blog di successo Crayon d’Humeur. Ha una community di 400 mila persone sui social network ed è autrice di 5 fumetti di successo e del vendutissimo diario Happy.
Chiara Gregori, ginecologa e sessuologa a Milano. Da sempre convinta che una buona medicina debba aiutare le persone a sentirsi bene con se stesse, e accompagnarle a comprendere i loro corpi nelle varie fasi della vita. Classe 1976, è madre di tre ragazze. Lavora da ventun anni a stretto contatto con donne migranti, sperimentando i diversi modi di accogliere gravidanze e neonati nelle diverse culture.