a cura di Irene La Scala
conduce Matteo Bonazzi
Gentilezza è una parola polisemica, ricca di piste che cercheremo di seguire insieme, a partire dalla sua etimologia, dall’equivoco che in essa risuona per ciascuno, preso individualmente ma anche nei legami in cui è coinvolto. In “gentilezza” c’è sia l’indicazione di una postura etica, uno stile di vita che riguarda ognuno di noi, ma c’è anche il riferimento fondamentale all’Altro, a coloro che non sono come noi. E come pensare, oggi, il legame, tra noi e l’Altro, la radice della nostra appartenenza e sempre, anche e allo stesso modo, il nostro provenire da un altrove, da altri che restano tali pur essendo coloro i quali ci hanno generati? Gentilezza è anche questa generazione spontanea in cui siamo presi. Come abitarla, come ereditarla e trasmetterla oggi l’un l’altro? È di una forma di legame che la gentilezza ci parla. È di questo rapporto che parleremo.
Matteo Bonazzi, filosofo e psicoanalista. Ricercatore in Filosofia morale presso il Dipartimento di Scienze Umane dell’Università di Verona (dove insegna Filosofia della storia, Fenomenologia della cura, Etica e filosofia della persona), psicoterapeuta e psicoanalista membro della Scuola Lacaniana di Psicoanalisi e dell’Associazione Mondiale di Psicoanalisi.