In occasione della uscita del nuovo romanzo di Giorgio Fontana
Il Mago di Riga, edito da Sellerio
l’autore dialoga con Marco Missiroli
musiche di Matteo Pirola
I vizi, il fascino del rischio, i rapporti con l’URSS, l’amore per la libertà contro il grigiore del potere. Michail «Miša» Tal’ (1936-1992), che prima di Kasparov fu il più giovane Campione del mondo della storia, sconvolse l’universo degli scacchi incarnando il gioco come arte, invenzione, complicazione. Lo chiamavano il Mago di Riga per la capacità di «evocare tutte le forze oscure che ogni posizione celava dentro di sé»: bramava il disordine e il sacrificio dei “pezzi”, opposti ai prevalenti distillati di razionalità e pragmatismo. Tra una mossa e l’altra, Miša ricapitola a lampi di memoria la sua movimentata e anarchica esistenza. Cinquantacinque anni segnati dal genio precoce e da costanti malattie, ma vibranti di un gioioso, fraterno e dissipato desiderio di vivere.
In questo romanzo Giorgio Fontana racconta l’epica di un uomo straordinario che raggiunge la vetta profondendo in ogni mossa l’amore per il rischio, lontano da qualunque cinismo, e dimostrando a un mondo incredulo che talora le storie sono più forti della realtà – che due più due, come Miša amava dire, può fare cinque.
Giorgio Fontana è nato a Saronno nel 1981 e vive a Milano. Con questa Sellerio ha pubblicato Per legge superiore (2011, 2022), Morte di un uomo felice (2014, Premio Campiello), Un solo paradiso (2016) e Prima di noi (2020, Premio Mondello, Premio Salgari, Premio Bagutta e Premio Corrado Alvaro-Libero Bigiaretti).