In occasione della presentazione del suo libro
Le città visibili.
Dove inizia il cambiamento del Paese (edito da Solferino),
Pierfrancesco Maran
dialoga con
Beppe Sala, Sindaco di Milano
Irene Tinagli, Europarlamentare e Vicesegretaria PD
Carlotta Vernocchi, studentessa
Nelle città di tutto il mondo stanno cambiando gli abitanti, i loro desideri e le loro priorità: la casa, lo spazio pubblico, il modello di sostenibilità ambientale, il modo di lavorare. In Europa, come negli Stati Uniti, esiste una visione più o meno condivisa del modo in cui rendere le città più sostenibili, più giuste, più belle. Ed è una visione che si confronta con tante difficoltà, con le abitudini e i conservatorismi non solo della politica e dell’impresa, ma anche dei singoli cittadini: rompere gli equilibri è faticoso.
Pierfrancesco Maran, assessore del Comune di Milano alla Mobilità, all’Urbanistica e ora alla Casa, racconta la sua esperienza sul campo in queste pagine che affrontano le sfide e i nodi della trasformazione di una metropoli moderna, tra nuova identità e riscoperta delle tradizioni, all’insegna dell’innovazione nella progettazione del verde, dell’edilizia, della qualità dell’aria, del turismo e dei grandi eventi, della valorizzazione delle periferie e dell’economia della conoscenza. Una riflessione concreta di grande attualità sull’oggi e sul domani dei luoghi del cambiamento attraverso cui passa il futuro del Paese.
Pierfrancesco Maran è nato a Milano nel 1980. Alle elezioni comunali del 2011 è diventato l’assessore più giovane della giunta di Giuliano Pisapia, che a 30 anni gli ha affidato Mobilità e Ambiente. Cinque anni dopo è stato riconfermato da Beppe Sala con le deleghe a Urbanistica, Verde e Agricoltura. Grazie a lui sono state introdotte Area C, la liberalizzazione dei sistemi di car sharing e si è raggiunto l’accordo di programma per la rigenerazione degli scali ferroviari. Nel 2021 è risultato il candidato più votato non solo della città, ma di tutta Italia, e ora guida l’assessorato a Casa e Piano quartieri.