Pierfrancesco Maran presenta Le città visibili
di Claudio Ricci
In occasione dell’uscita del suo libro Le città visibili Pierfrancesco Maran, Assessore alla Casa e al Piano Quartieri del Comune di Milano, ha dialogato con il Sindaco di Milano, Beppe Sala, nel caldo pomeriggio del 9 giugno. L’incontro si è svolto nella splendida cornice dei Bagni Misteriosi e hanno partecipato alla discussione anche Irene Trinagli, europarlamentare e vicesegretaria del PD e la studentessa Carlotta Vernocchi.
Le città visibili, il cui titolo esplicita l’ispirazione calviniana, vuole fornire un quadro nitido dell’odierno modello sociale e strutturale urbano e delineare i tratti del tessuto cittadino del futuro. Le città di tutto il mondo stanno portando avanti un processo di trasformazione alquanto “visibile”, per l’appunto. Sia in Europa che negli Stati Uniti vi è una prospettiva piuttosto condivisa del modo più adeguato ad affrontare le difficoltà relative ai grandi agglomerati urbani, prima su tutti la necessità di infondere uno stimolo al cambiamento nella quotidianità dei cittadini.
In particolare, il libro si concentra sulle sfide che Milano ha affrontato negli ultimi vent’anni e che l’hanno resa il principale polo in Italia in grado di attrarre investimenti esteri. Analizzando lo sviluppo milanese rapido e significativo, Pierfrancesco Maran raccontagli aspetti della trasformazione di una metropoli moderna, nel rispetto dell’equilibrio tra nuovi valori e tradizioni, all’insegna dell’innovazione nella progettazione del verde, dell’edilizia, della mobilità, del turismo e della riqualificazione delle periferie.
Naturalmente, una civiltà, ancor prima che una città, si sviluppa in senso antropocentrico: infatti, nell’opera di Maran è proprio l’uomo ad occupare un ruolo primario. Durante l’incontro tenutosi ai Bagni Misteriosi si è fatto riferimento alle scene che si sono verificate alla stazione Garibaldi nel marzo 2020 e all’idea che per molti abitanti esista una sorta di «doppia residenza». Una città d’interesse sociale e lavorativo come Milano può incorrere nel rischio di tramutarsi in una gabbia nel momento in cui quei motivi di attrazione vengono meno. D’altro canto, il fermento e la crescente energia di Milano hanno rafforzato il senso di comunità di chi vi abita, riunendo la popolazione attorno ai valori del territorio, della cultura e delle imprese.
Nel suo intervento, il Sindaco Beppe Sala ha ampliato la visione di questo fenomeno ribadendo che la città rappresenta l’unico luogo dove sperimentare nuovi percorsi di miglioramento sociale. Ha affermato, infine, che Milano deve sentirsi orgogliosa per aver concretizzato in Italia un modello di progresso sociale ed economico.
Sull’idea delle città del futuro, Maran conclude con una riflessione su come indirizzare le azioni del presente. L’esperienza pandemica deve apparire un punto di non ritorno per l’introduzione di novità e per ridiscutere le inefficienze consolidatesi nel tempo. Egli ritiene che le “città visibili” siano dei corpi vivi, in continuo movimento pur nelle loro contraddizioni: i cittadini possono scegliere di coltivare, oppure lasciare inaridire, il suo fertile terreno.