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Il racconto dell’incendio di via Keplero

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Il racconto dell’incendio di via Keplero

Anna Nogara ci comunica la pagina scritta di Gadda con felicità inventiva e una vitalità che si trasmettono allo spettatore.

Maria Grazia Gregori - L’Unità

Un piccolo gioiello del Parenti prodotto nel 1996 in cui Anna Nogara, accompagnata da percussioni, esalta, come raramente accade, la forza espressiva e il ritmo travolgente del racconto gaddiano.

Una serie di folgoranti protagonisti abitano un caseggiato milanese colpito da un incendio. Eccola, la spaventata e ridicola umanità che Gadda coglie con impietoso umorismo e umana pietà.

Le donne spettinate e mezze nude a ferragosto; Anacarsi Rotunno, poeta italoamericano; Besozzi Achille, pregiudicato “in linea di furto”; Flora Procopio di Giovan Battista, a soli tre anni, sola in casa con il suo pappagallo; Balossi Ermenegildo di Gesualdo, d’anni 17, di Cinisello, in mutande. E l’ex garibaldino del V piano, Carlo Garbagnati.

Ritratti pastosi, materici, veri, come vera, palpabile e sconvolgente riesce ad essere la parola di Gadda. Amplificata dagli efficaci interventi sonori di Marco Scazzetta, contrappunto complementare di grande forza evocativa.

Nostalgia di Gadda…Portare in scena la sua letteratura è una scommessa… Acutamente infatti l’attrice orchestrante lascia L’incendio di via Keplero nei suoi termini oggettivi di racconto. Nogara non ritocca nulla, ma da prestigiatrice scompone il magnetico testo che è sola a dire…
Franco Quadri - la Repubblica
Parla all'animo. Sollecita e diverte con intelligenza e garbo. Offre al pubblico una sensazione di leggerezza e appagamento.
Magda Poli - Corriere della Sera