Un momento di euforia, ricreazione e ritualità catartica per tre buffi, simpatici e “talentuosi” clown, colti da un’eccitazione infantile all’idea di avere una scena e un pubblico a loro completa disposizione.

Sul palco tre clown musicisti: un clarinetto, un trombone e le percussioni. Tra sequenze di mano, duelli a rallentatore, intricati passaggi di giocoleria, acrobazie dagli equilibri instabili ed evoluzioni e piramidi sempre più ardue, il trio allestisce una performance per divertire, stupire e infine conquistare, abbracciare e baciare il pubblico. L’intero spettacolo, in cui la musica è la vera colonna portante, è un unico e continuo viaggio musicale che non s’interrompe quasi mai, nemmeno durante le acrobazie più impensabili.

Clown in libertà è uno dei migliori spettacoli in piccolo formato che abbiamo visto ultimamente.

Teresa Ferré – Artez

La domenica al Parenti