in occasione della nuova edizione del libro
Picnic sul ciglio della strada di Arkadij e Boris Strugackij (ed. Marcos Y Marcos)
dialogo e letture con il curatore e traduttore Paolo Nori e la cotraduttrice Diletta Bacci
Scritto negli anni Settanta, Picnic sul ciglio della strada viene ripubblicato per la prima volta nella versione integrale voluta dagli autori, senza le correzioni della censura sovietica. Da questo gioiello della letteratura fantascientifica Andrej Arsen’evič Tarkovskij ne ha tratto Stalker, uno dei suoi film più belli.
Red Schuhart, detto il Rosso, è uno Stalker: un ribelle, un clandestino, la migliore guida per chiunque voglia addentrarsi nella Zona. Red conosce questo luogo magico e pericoloso palmo a palmo. Non gli sfugge suono, scintillio, odore: schiva trappole mortali e torna con oggetti dalle proprietà miracolose, fonti di energia e di inesauribili ricchezze.
Kirill, puro di cuore, lo ha convinto che la Zona è un dono, un buco verso il futuro, un invito lanciato da una civiltà aliena. Dopo aver visto anche Kirill morire in una spedizione sfortunata e dopo aver visto sulla figlia i segni di una contaminazione fatale, Red vorrebbe ritirarsi e lasciare quella città condannata per sempre dalla presenza di oggetti diabolici, avanzi di un misterioso picnic sul ciglio della strada. Il Rosso pensa di essere libero, ma la Zona torna a chiamarlo con la sua sfida assoluta, con il suo miraggio di felicità per tutti.
Arkadij e Boris Strugackij sono tra i massimi esponenti della narrativa del fantastico mondiale. Arkadij (1925-1991) si è dedicato al lavoro editoriale, mentre Boris (1933-2012) alla ricerca astronomica. Insieme, i due grandi scrittori russi hanno raccontato scenari plausibili del futuro prossimo e lontano. Nel 1972 hanno pubblicato per la prima volta, dopo un lungo e tormentato conflitto con la censura istituzionale sovietica, il loro capolavoro, Picnic sul ciglio della strada. Anche È difficile essere un dio ha una straordinaria potenza immaginifica e ha ispirato a sua volta ben due film. Un miliardo di anni prima della fine del mondo, è sempre pubblicato da Marcos y Marcos nella traduzione di Paolo Nori.