In occasione della presentazione del libro
Mostri sacri (fve editori) di Miro Silvera
a cura di Chiara Palumbo
intervengono Andrée Ruth Shammah, Colette Shammah, Filippo Tuena, Marina Giersony e Valentina Ferri
modera la curatrice Chiara Palumbo
A cavallo tra memoire e ritratto, Silvera racconta l’incontro con i Mostri Sacri del teatro e della letteratura, ripercorrendo la storia di Milano e di un movimento culturale che dai palchi del Salone Pier Lombardo e del Piccolo Teatro ha fatto sognare migliaia di persone.
Pagine fatte di vita: attori, registi, scrittori e artisti, grandi personalità percepite come inavvicinabili, che si rivelano poi figure disposte a nutrire e coltivare giovani talenti. Amori e amicizie, nati grazie all’arte, che si intrecciano e producono, inarrestabili, un futuro. Da Paolo Grassi, Giorgio Strehler e Franco Parenti a Milva e Ornella Vanoni; da Inge Feltrinelli a Valentino Bompiani e Mario Schifano, e poi ancora il travolgente sodalizio amoroso tra Fernanda Pivano ed Ettore Sottsass e la schiera ribelle e febbrile di scrittori e poeti tradotti da Nanda lungo un’intera vita.
Come dice il critico teatrale Maurizio Porro: Miro Silvera ha registrato le emozioni di una città nel suo momento migliore: è un navigatore solitario che vorremmo raggiungere.
Miro Silvera (1942-2022) è nato ad Aleppo e ha vissuto per tutta la vita a Milano, dove si è occupato di editoria, cinema e teatro collaborando col Piccolo Teatro e con riviste di settore coem “Sipario” e “Pianeta fresco”. È stato tra i fondatori del Teatro Franco Parenti. Scrittore, poeta, traduttore, critico cinematografico e letterario per le più importanti riviste e giornali (da “Vogue” a “L’Espresso”), è stato consulente per la narrativa straniera della Bompiani e ha pubblicato, tra gli altri, L’ebreo narrante, Il prigioniero di Aleppo (finalista Premio Strega 1996), Il senso del dubbio e Il passeggero occidentale.