Non bisognerà scomodare Eraclito, per il quale, polemos stava a base di ogni rapporto sociale, non esistendo, a suo avviso, l unità degli opposti ed essendo, i contrari, a creare le unioni, dato che, l armonia, è sempre conseguenza di una lotta. Pur non scomodandolo, Marco Ceccotti scrivendo: «Questa splendida non belligeranza», credo che ci abbia fatto un pensierino. Lo spettacolo sarà in scena, al Teatro Franco Parenti, da domani al 21 Aprile, in una stagione, pensata, da André Ruth Shammah, con una particolare attenzione alla drammaturgia italiana. Basterebbe scorrere la programmazione degli ultimi mesi, per rendersi conto come, testi di giovani autori italiani, biano trovato un vero e proprio banco di prova negli spazi del Parenti. Si va da: «Cuore sostantivo maschile» di Angela Di Maso, con Daniela Giovanetti e Alvia Reale, che ha curato anche la regia, «Alcesti: è ancora buio?» di Viola Lucio, con Serena Ferraiuolo, regia Zoe Pernici, «Prima di ogni altro amore» di Stefano Casesi, con Gea Rambelli e Stefano Tosoni, regia di Alberto Oliva, «Il Bombolo» di Irene Petra Zani, con Linda Caridi, regia di Giampiero Judica, «Fratellina» di Spiro Scimone, regia Francesco Sframeli, «L uomo che oscurò il Re Sole» testo e regia di Francesco Niccolini, con Alessio Boni e Alessandro Quarta, tutti con grande successo di pubblico. Il Ministero dello Spettacolo, potrebbe essere ben soddisfatto.