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La cura inaspettata

Incontro con Alessandro Aiuti, Annamaria Zaccheddu e Red Canzian

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La cura inaspettata

Incontro con Alessandro Aiuti, Annamaria Zaccheddu e Red Canzian

L’HIV da peste del secolo a farmaco di precisione.

Per molto tempo l’HIV è stato considerato un nemico invincibile. Oggi non solo esiste una cura che permette alle persone sieropositive di vivere una vita normale, ma i ricercatori sono anche riusciti a sfruttare le caratteristiche di questo virus per trasformarlo in un farmaco di precisione. Da malattia a cura, grazie anche al contributo di due medici e scienziati italiani, padre e figlio.

Fernando Aiuti è stato uno dei primi in Italia a occuparsi di AIDS, tanto dal punto di vista medico e scientifico quanto nella lotta allo stigma che circondava i malati. Suo figlio Alessandro ne ha poi raccolto il testimone, diventando un ricercatore di frontiera nel campo della terapia genica e sfruttando una versione «riveduta e corretta» dell’HIV per riscrivere la storia delle malattie genetiche.

Attraverso i loro punti di vista, La cura inaspettata ricostruisce quarant’anni di ricerca sull’HIV: dalla sua identificazione alla scoperta dei farmaci antiretrovirali, dall’utilizzo di una versione «innocua» del virus nella terapia genica alle questioni ancora aperte in termini scientifici e di accesso alle terapie. Il tutto attraverso le storie di personaggi famosi che hanno segnato l’immaginario collettivo – da Freddie Mercury a Rudolf Nureyev – e le testimonianze originali di ricercatori, medici, pazienti, organizzazioni e associazioni.

Un racconto appassionante, che mette in risalto il potere della ricerca scientifica nell’offrire soluzioni sorprendenti, il ruolo di personaggi famosi e mezzi di informazione nell’influenzare l’opinione pubblica anche in ambito sanitario, la diffusione di fake news, l’emergere di sedicenti terapie alternative, il negazionismo, l’importanza della relazione umana tra medici e pazienti.

Alessandro Aiuti è vicedirettore dell’Istituto San Raffaele-Telethon per la terapia genica di Milano e direttore dell’U.O. di Immunoematologia pediatrica dell’IRCCS Ospedale San Raffaele. All’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano è professore ordinario di Pediatria e direttore della Scuola di specializzazione in pediatria. Dal 2019 è membro del comitato per le terapie avanzate dell’Agenzia europea del farmaco. È autore di oltre 250 pubblicazioni scientifiche e per l’importante contributo allo sviluppo della terapia genica per malattie genetiche rare ha ricevuto nel 2020 il Premio Else Kröner Fresenius per la ricerca biomedica.
Annamaria Zaccheddu, laureata in Biotecnologie mediche all’Università di Milano, ha conseguito il master in Comunicazione della scienza alla Scuola internazionale superiore di studi avanzati (Sissa) di Trieste. Dal 2008 lavora presso la Fondazione Telethon, dove si occupa di comunicazione scientifica e istituzionale.
Red Canzian, compositore, cantautore, polistrumentista e produttore discografico italiano, storico componente dei Pooh. Negli anni ha contribuito personalmente a sensibilizzare l’opinione pubblica sia sulla lotta all’HIV/AIDS sia sul sostegno alla ricerca sulle malattie genetiche rare.
Fondazione Telethon è una charity biomedica nata nel 1990 e dedicata a sostenere la ricerca sulle malattie genetiche rare grazie ai fondi raccolti tramite la celebre maratona televisiva. Diretto da Luigi Naldini, proprio lo scienziato che per primo ha dimostrato la possibilità di sfruttare l’HIV per costruire vettori di geni terapeutici, l’Istituto San Raffaele-Telethon di Milano è oggi tra i protagonisti assoluti nel campo delle terapie avanzate a livello internazionale.
ANLAIDS è la prima associazione italiana dedicata alla lotta all’AIDS, fondata nel 1985, tra gli altri, da Fernando Aiuti.