uno spettacolo di e con Giuseppe Scoditti
scritto da Giuseppe Scoditti e Gabriele Gerets Albanese
regia Gabriele Gerets Albanese
light designer Cristian Allegrini
contributi cinematografici Giacomo Scoditti
credits foto Simone Galli
produzione Teatri di Bari
Con meravigliosa libertà, leggerezza espressiva e ironia, offre uno spettacolo divertentissimo e intelligente, sui paradossi di oggi, sulla forza dei sogni e sulla difficoltà di realizzarli.
Nel 2018 ho fatto un provino per un film di Paolo Sorrentino – spiega Scoditti – E non sono stato preso. Adesso vorrei dire delle cose a Paolo. Tutto quello che non gli ho detto dopo quel no. Questo spettacolo nasce esclusivamente per questo motivo.
Questo pretesto offre una descrizione puntuale del mondo dello spettacolo, con le sue ossessioni e i suoi paradossi, ma grazie all’ironia, al paradosso e all’intelligenza dei riferimenti, si trasforma gradualmente e felicemente in una storia universale sulla forza dei sogni e sulla difficoltà di realizzarli.
Con intelligenza, esplorando i paradossi e le contraddizioni del mondo dello spettacolo, Scoditti utilizza vari linguaggi artistici che si interscambiano mantenendo alta l’attenzione la comicità della stand up e la corporeità del teatro di prosa.
– Chiara Alessandro, lenottole.com
Una storia di libertà di espressione mostrata con garbo e leggerezza, una comicità attenta, mai volgare, un monologo tra il serio e il surreale che non promette risate a crepapelle, ma instilla nello spettatore quel buon umore che solo le pièce intelligenti riescono a suscitare.
– Valeria Lupidi, artistsandbands.org
La grandezza è solo qualcosa che abbiamo inventato.
Siamo arrivati a credere che la grandezza sia un dono riservato solo a pochi eletti, ai prodigi alle superstar.
E che il resto di noi può solo stare a guardare.
Ma la verità è che la grandezza è per tutti noi.
Non si tratta di abbassare le aspettative, si tratta di aumentarle per ognuno di noi. Perché la grandezza non è nascosta in un posto speciale o in una persona speciale.
La grandezza è ovunque qualcuno cerchi di trovarla.
Se la grandezza non bussa alla tua porta forse dovresti andare tu a bussare alla sua. Non è una questione di grandi discorsi, di trionfi, di luci brillanti.
Ma di sogni.
Folli.
E se le persone dicono che i tuoi sogni sono folli, se ridono per quello che pensi di poter fare, tu lasciali fare.
Perché quello che non riescono a capire è che chiamare folle un sogno non è un insulto È un complimento.
Non chiederti se i tuoi sogni sono folli
chiediti se sono folli abbastanza.