Per la conclusione delle manifestazioni del 50esimo del Teatro Franco Parenti, Giulio Paolini ha creato un’opera ispirata alle memorie del teatro e ambientata nella Palazzina dei Bagni Misteriosi.
Un’installazione e quattro collage su carta, per evocare la dimensione e il mistero del teatro, la sempre rinnovata scommessa della messa in scena di un’opera d’arte.
Con A.R.S. Scaenica Milano si doterà di una nuova opera di un grande artista, d’ora in poi accessibile ai cittadini e ai visitatori della città.
Una sfera in gesso posta al centro di un teatrino in cartone, entrambi appoggiati su una base, trattengono un siparietto di velluto rosso che ricade a terra, mentre un mappamondo si trova in equilibrio precario fra due telai di diverso formato, trattenuti l’uno nell’altro. Una cornice dorata, vuota, è appoggiata alla base.
In alto, una sagoma fotografica riproduce la ninfa Eco – capovolta e sospesa al soffitto come nell’atto di precipitare – mentre alcuni pannelli fotografici che documentano l’attività del Teatro Franco Parenti, sparsi tra cornici dorate, circondano la base e il siparietto in velluto rosso. Il destino di Eco si sovrappone a quello dell’Artista, costantemente alla ricerca della Bellezza, pur consapevole della vanità del suo desiderio.
Le cornici dorate rappresentano il quadro ideale, invocato sempre da capo ma di volta in volta mancato – inaccessibile, inafferrabile, impossibile.
L’assieme evoca la dimensione e il mistero del teatro, la sempre rinnovata scommessa della messa in scena di un’opera d’arte. Un omaggio al Teatro Franco Parenti, committente dell’opera, e alla sua intensa e originale attività nell’anniversario della sua fondazione.
Giulio Paolini
Nato il 5 novembre 1940 a Genova, Giulio Paolini risiede a Torino.
Dalla sua prima partecipazione a una mostra collettiva nel 1961 e dalla sua prima personale nel 1964 ha esposto in gallerie e musei di tutto il mondo.
– Principali retrospettive
Stedelijk Museum, Amsterdam (1980),
Nouveau Musée, Villeurbanne (1984),
alla Staatsgalerie Stuttgart, Stoccarda (1986),
alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma (1988),
Neue Galerie am Landesmuseum Joanneum, Graz (1998)
Fondazione Prada, Milano (2003)
– Antologiche più recenti
Whitechapel Gallery, Londra (2014),
Fondazione Carriero, Milano (2018)
Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Rivoli-Torino (2020).
Ha partecipato a svariate rassegne di Arte povera.
E’ stato invitato più volte a:
– Documenta di Kassel (1972, 1977, 1982, 1992)
– Biennale di Venezia (1970, 1976, 1978, 1980, 1984, 1986, 1993, 1995, 1997, 2013).
Nel 2022 è stato insignito del Premio Imperiale per la Pittura, il più importante riconoscimento in campo artistico.
Il suo lavoro è presente in rinomate collezioni pubbliche e private sia nazionali sia internazionali.
Fin dall’inizio Paolini ha accompagnato la sua ricerca artistica con riflessioni raccolte in libri curati in prima persona:
Idem, con un’introduzione di Italo Calvino (Einaudi, Torino 1975),
Quattro passi. Nel museo senza muse (Einaudi, Torino 2006)
L’autore che credeva di esistere (Johan & Levi, Milano 2012).
Ha realizzato anche scene e costumi per spettacoli teatrali, tra cui si distinguono i progetti ideati con Carlo Quartucci negli anni Ottanta e le scenografie per due opere di Richard Wagner per la regia di Federico Tiezzi (2005, 2007).
Per ulteriori approfondimenti si rinvia al sito web dell’artista: