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L’uomo più crudele del mondo

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L’uomo più crudele del mondo

«Lei ucciderebbe l'uomo più crudele del mondo per un miliardo?»

Lino Guanciale e Francesco Montanari in un thriller psicologico tra vittima e carnefice, una sfida oltre ogni etica, un gioco malvagio, perverso, scatenato attraverso una proposta immorale che cambierà le loro vite.

«Fino a dove può spingersi la crudeltà dell’uomo? Qual è il limite che separa una brava persona da una bestia? A cosa possiamo arrivare se lasciamo prevalere l’istinto sulla ragione?»

In una stanza spoglia di un capannone abbandonato, Paolo Veres è seduto alla sua scrivania: è l’uomo più crudele del mondo, o almeno questa è la considerazione che la gente ha di lui. Proprietario della più importante azienda di armi d’Europa, ha fama di uomo schivo e riservato.

Davanti a lui un giovane giornalista di una testata locale è stato scelto per intervistarlo, ma la chiacchierata prende subito una strana piega. In un susseguirsi di dialoghi serrati emergeranno le personalità dei due personaggi e il loro passato, fino a un finale che ribalterà ogni prospettiva.

In scena un'inquietante riflessione sul senso della giustizia e della morale, potente nella scrittura di Davide Sacco e nella resa interpretativa dei due attori.

Lo spettacolo galoppa sulle spalle dei due attori che hanno energia fantasiosa e forza sicura. Si conquistano applausi e simpatia che va oltre la lo loro popolarità più grande.

– Giulio Baffi, la Repubblica


Un duello tra due antagonisti dapprima apparentemente opposti, poi affini e infine nuovamente contrapposti, totalmente immersi in un crescendo di emozioni e desideri inconfessabili in cui il concetto di vittima e carnefice viene continuamente messo in discussione. […] Ne viene fuori uno spettacolo che lascia lo spettatore attonito e incredulo, spingendolo a interrogarsi profondamente sul limite del concetto di crudeltà ribaltando tutte le certezze che inizialmente lo avevano confortato.

– Rossella Siano, Eroica Fenice


Una prova attoriale di enorme livello: espressivo, mimico, di presenza scenica tout court. Perché Montanari e Guanciale sono due attori di gran classe.

– Pierluigi Pietricola, Sipario


L’immensità del testo viene messa in risalto grazie all’incredibile bravura dei due attori, Guanciale e Montanari.

– Elena Bartolucci, musiculturaonline.it