di e con Tiziano Caputo e Agnese Fallongo
coordinamento creativo Adriano Evangelisti
regia Raffaele Latagliata
movimenti coreografici Annarita Gullaci
elementi scenografici Andrea Coppi
costumi Giorgia Marras
direzione tecnica Valerio di Tella
produzione Teatro de Gli Incamminati in collaborazione con Ars Creazione e Spettacolo
Agnese Fallongo e Tiziano Caputo portano in scena una commedia musicale esilarante sotto la guida del regista Raffaele Latagliata, con il coordinamento creativo di Adriano Evangelisti. Lo spettacolo celebra la tradizione e la memoria di un passato vivo, ricordandoci quanto sia fondamentale conoscere le proprie radici per orientarsi nel futuro.
Sicilia, metà degli anni ’50. Tonino e Maria, due cantastorie che si incontrano per caso e scoprono un’intesa artistica unica, decidono di partire per un viaggio lungo tutta l’Italia, senza un soldo in tasca, ma con l’obiettivo di realizzare il sogno di gloria e arrivare… fino alle stelle!
Il percorso dei protagonisti attraversa le tradizioni, i costumi e le leggende italiane, ma è anche un viaggio interiore di conoscenza e scoperta reciproca. Tra momenti privati, piccoli dissapori e comiche gelosie, i due cercano la grande occasione che possa cambiare la loro vita. Un’occasione che forse arriverà… o forse no, e magari non proprio come se l’erano immaginata.
Dal punto di vista linguistico – affermano Fallongo e Caputo – la scelta del dialetto, inteso come lingua del cuore, nasce dall’esigenza di partire sempre dal suono per la costruzione dei personaggi e per poter dar loro quella veracità indispensabile a renderli credibili sulla scena. […] La musica, ideata appositamente per tutti gli spettacoli e suonata rigorosamente dal vivo, è parte integrante della drammaturgia stessa e rappresenta una necessità sostanziale volta a sublimare la parola nei momenti più cupi e più brillanti del racconto, con l’intento di accompagnare lo spettatore, cullandolo, in un intenso spaccato della storia d’Italia. […] Quello che interessa è il recupero della tradizione orale, dei racconti, della memoria di un passato ancora vivo, presente, palpitante. Un’ode alla vita che ha sempre più fantasia di noi… per chi la sa osservare.
La voce della Fallongo inizia a riscaldare la platea e le gallerie, e lo scambio a orologeria dei due attori fa partire l’ingranaggio ben collaudato che hanno costruito con la regia di Raffaele Latagliata. (…) Questo tipo di teatro – con questo spettacolo, con questi due attori formidabili – sale il gradino e ti fa affacciare su un mondo energico e compatto, in cui la trama fila come su un fuso che si srotola, e il tessuto che si compone e pieno di forza, colore e ironia.
– China Martini, metropolitanmagazine.it
Agnese Fallongo e Tiziano Caputo tornano sulla scena dopo l’intensa prova di Letizia va alla guerra con la scoppiettante storia di Maria e Tonino. […] I due interpreti danno nuovamente prova di un notevole talento musicale, e stupiscono per la padronanza con la quale gestiscono i diversi dialetti italiani. […] Novanta minuti di ritmo e divertimento che il pubblico, con le risate e gli applausi, dimostra di apprezzare molto!
– Maurizio Zucchetti, imbucatospeciale.it
La loro grande intesa si trasforma in una straordinaria armonia tra le belle canzoni interpretate sempre con grande ironia e le loro capacità attoriali, notevolissime. […] . Una vera carezza, una ventata d’aria fresca.
– Paolo Leone, corrieredellospettacolo.net
I due protagonisti hanno raggiunto una maturità artistica e un affiatamento personale e professionale che trova piena espressione in questo spettacolo divertente, lieve e ben calibrato, frutto di una attenta ricerca storico-musicale e una stesura dei testi genuina, lontana dagli stereotipi, tracciando un caleidoscopico affresco nazional-popolare. Recitano, suonano e cantano in totale sintonia, calibrano gestualità ed espressività nel susseguirsi dei canti popolari dialettali, ritagliandosi uno spazio artistico in cui il loro talento fluisce con garbo e naturalezza. La regia di Raffaele Latagliata asseconda la fluidità del racconto e la versatilità degli interpreti nel loro viaggio umano e musicale.
– Tania Turnaturi, teatrionline.com
Una rara dimostrazione di puro talento, preparazione, garbo. […] Lo spettacolo è una ventata di aria pulita, leggero ma ricco, spassionato e ben diretto. […] Che dire di Agnese Fallongo e Tiziano Caputo? Sono due professionisti del Teatro che non deludono mai. Durante i loro spettacoli, il tempo non sembra esistere, catturano l’attenzione dello spettatore e lo catapultano dentro il loro mondo che definiremmo un “teatro domestico”. La bravissima Fallongo, non smetteresti mai di sentirla cantare, sempre equilibrata, ariosa senza sbavature, sicura nei movimenti, credibile in ogni maschera che indossa. Caputo è uno showman nato, con le sue magistrali doti musicali e un singolare esempio nell’ambito teatrale contemporaneo, oltre alle sue spiccate attitudini da caratterista […] istrionico e indomabile durante la performance sul palcoscenico. Non mancate al loro spettacolo. Fidatevi, non ve ne pentirete!
– Salvo Gemmellaro, gufetto.press
Una storia d’amore che percorre tutta l’Italia attraverso le espressioni dialettali e quei motivetti tanto orecchiabili, senza tempo, che rendono uniche le diverse regioni percorse dalla bravura dei due attori.
– Alessio Neroni, teatro.persinsala.it
I dialetti scorrono veloci come le dita sulle corde della chitarra, grazie alle modulazioni vocali e all’intonazione sempre perfettamente sincronizzata dei due bravi protagonisti.
Maurizio Bonanni, opinione.it
Questo spettacolo è l’esempio che non serve raccontare cose nuove ma è il modo di accostarsi alla storia con spontaneità e credibilità che fa la differenza. […]. La regia di Raffaele Latagliata è comunicativa, stimolante e di impatto. […] Cambiando stili di canzoni, cambiando regioni, cambiando nazioni, cambiando dialetti, l’unico linguaggio universale rimane sempre la sincera opportunità di raccontarsi con un modo di esprimersi onesto: la buona recitazione!
– Laura Dotta Rosso, quartapareteroma.it
Il teatro della giovane coppia di attori, […] fa sorridere con la semplicità e genuinità, appassiona grazie ai continui rimandi a una realtà condivisa e sempre viva, al di là del tempo storico del racconto, emoziona grazie alle doti attoriali, mimiche e canore dei due protagonisti.
– Serena Lena, saltinaria.it