di Francesco Toscani
regia Andrea Piazza
con Fabrizio Calfapietra, Simone Tudda
scene Alice Vanini
costumi Michele Corizzato
video Daniele Zen
movimenti Simone Tudda
produzione Ensemble Teatro
con il sostegno del MiC e di SIAE, nell’ambito del programma Per Chi Crea
In un’epoca in cui le immagini di fisici perfetti dominano gli schermi che ci circondano, Andrea Piazza porta in scena un’indagine artistica sul nostro rapporto con il corpo e la sua rappresentazione.
Mattia ha trent’anni, è perennemente al cellulare e scorre incessantemente i social, attratto e ipnotizzato da figure seminude. Imprigionato nella gabbia della propria insoddisfazione, esce sempre meno, terrorizzato dall’idea di un contatto reale. Il sesso lo spaventa: i corpi sono goffi, sudati, sporchi. Online invece appaiono perfetti, il piacere sembra facile, pulito e soddisfacente.
Attraverso confessioni intime, frammenti diaristici e lampi di slam poetry, seguiamo l’evoluzione del suo legame con se stesso e con gli altri: dalla vergogna infantile alle relazioni mancate, fino all’abisso dell’ossessione. Le immagini diventano visioni, epifanie, spiragli di un altrove che seduce e inghiotte.