di e regia Stefano Napoli
con Francesca Borromeo, Filippo Metz, Simona Palmiero, Luigi Paolo Patano, Giuseppe Pignanelli
disegno luci Mirco Maria Coletti
supervisione sonora Federico Capranica
fotografie Dario Coletti
produzione Colori Proibiti
La storia è nota: una dark queen dalla bellezza fatale, il capriccio degli dei, un rapimento, una guerra. È un po’ pochade con Paride, ospite di Menelao, che rapisce la moglie Elena proprio sotto i suoi occhi, e un po’ tragedia per la voluttà di accecamento che a volte sembrano avere gli esseri umani.
Quella che ne scaturisce è una storia di uomini che non sanno amare, ma solo possedere, di donne che si difendono chiudendosi nella freddezza del cuore e nello splendore effimero di un bel vestito, del tempo che consuma corpi e passioni, di un mondo in cui l’amore viene rubato e venduto.
In Beauty Dark Queen, Elena non è fonte di sciagura ma una donna tra uomini, nell’eterno gioco dell’amore, dei fraintendimenti, del caso.
È un teatro, quello della compagnia Colori Proibiti, che cerca la parentela con l’arte figurativa; i corpi degli attori, quasi sempre muti, si esprimono in quadri plastici di forte emozione su una partitura musicale che è vero e proprio pensiero inespresso.