Archivio / Teatro

Buon anno, ragazzi

Archivio / Teatro

Buon anno, ragazzi

Cosa ci permette di uscire dalla nostra incapacità di dire la verità per quella che è? Cosa succede quando non si riesce ad essere come si vorrebbe, quando, nonostante il talento, “le ambizioni si infrangono sulla granitica e spiazzante realtà?” È a queste domande che Buon anno, ragazzi prova a dare risposta.

Dopo il successo della passata edizione è d’obbligo riproporre la brillante commedia - vincitrice del Premio Nazionale Enriquez 2018 per la regia e la drammaturgia - nata dall’incontro dell’estro visivo del regista Raphael Tobia Vogel e l’arguzia spiazzante e divertente dell’attore e drammaturgo Francesco Brandi.

Il protagonista, Giacomo, è un insegnante di filosofia, scrittore precario, compagno e padre ancora più precario, che si trova a passare da solo, per sua scelta, la notte di Capodanno. A poco a poco questa solitudine svanisce e la sua casa si riempie di persone che, invece, per un motivo o per un altro, consapevolmente o inconsapevolmente, hanno bisogno di lui.

Il testo di Francesco Brandi funziona molto nelle battute e nei dialoghi, si vede che ha imparato molto bene la lezione della drammaturgia anglosassone, e della situation comedy americana alla Woody Allen dove tutto cospira per provare simpatia per il protagonista "mediocre" e per quel suo modo di vivere ironico e irrealistico.
la Repubblica
È un'operazione difficile, costruita con coraggio, che la regia di Raphael Tobia Vogel riesce a portare a termine con spunti interessanti. Gli attori, tutti bravi (spassosissimi i genitori recitati da Miro Landoni e Daniela Piperno), divertono il pubblico in uno spettacolo che merita di essere visto.
Sipario.it

Raphael Tobia Vogel

Videomaker autore di cortometraggi cinematografici, ha lavorato come assistente regista per il cinema e la televisione con registi come Pupi Avati (in 4 produzioni tra cui film e fiction) e Gabriele Salvatores.

Il testo funziona, è arguto, divertente. Spiazza. Se il teatro sa fare della sorpresa la sua arma vincente, questa sorpresa è davvero ben calibrata da Brandi e valorizzata dalla regia agile di Vogel.
dramma.it

Francesco Brandi

Francesco Brandi, classe 1982, un diploma al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, ha recitato sotto la direzione di Giancarlo Giannini, e ha collaborato, tra gli altri, con alcuni dei più importanti registi del cinema italiano come Nanni Moretti, Paolo Virzì e Pupi Avati.

Brandi ci ripaga con la moneta più pesante e "legittima": quella della verità sbattuta in faccia. Puoi sentirti talentuoso quanto vuoi, ma se la vita vuol fartela pagare il conto te lo presenta salato. Eccome.
Cultweek.it
Oltre a Francesco Brandi, che è anche sulla scena, i bravissimi Miro Landoni, Daniela Piperno e Sara Putignano con la loro recitazione fanno dimenticare che ci troviamo davanti a un gruppo di attori, dandoci l’illusione di assistere a scene di vita quotidiana spiando dal buco della serratura. La regia di Raphael Tobia Vogel è brillante ed efficace.
Teatrionline.it