di e con Daniela Marazita
regia Alessandro Minati
elementi di scena Teresa Fano
produzione Elledieffe
Tratto dal diario di un laboratorio teatrale con dodici detenuti di Rebibbia dove da molti anni Daniela Marazita lavora nel reparto dei reclusi cosiddetti infami: rei sessuali, ex-poliziotti e collaboratori di giustizia.
Dalle riflessioni intorno a questo laboratorio è nato un libro divenuto poi il monologo Hai appena applaudito un criminale, intenso racconto dell’esperienza di una donna che sfida il suo pregiudizio scegliendo di fare teatro in carcere con uomini colpevoli di indicibili reati.
Un’altalena di sentimenti e contraddizioni – dalla diffidenza alla paura, dallo scoramento al riscatto, dalla seduzione al tradimento, dal giudizio morale al dolore, dalla violenza alla finzione –va a disegnare la cronaca dell’incontro straordinario della protagonista con un mondo di uomini reclusi ancora più “diversi” per aver commesso reati che scuotono la coscienza collettiva e che fanno orrore.
Nel luogo della privazione della libertà, dove gli uomini vengono sottratti alla vista, attraverso il teatro si apre una riflessione senza limiti anche sulle prigioni interiori, sul senso della “detenzione” come pena da infliggere, sul bene, sul male, sul valore della diversità di genere, e di ogni genere.