di Hanoch Levin
musiche di Poldy Shatzman
traduzione Claudia Della Seta
regia Claudia Della Seta e Stefano Viali
con Claudia Della Seta, Sofia Diaz, Antonio Fazzini, Federica Flavoni, Maurizia Grossi, Mario Migliucci, Stefano Viali, Maddalena Emanuela Rizzi
produzione Teatro Franco Parenti in collaborazione con Terre Vivaci, Afrodita Compagnia e Il Teatro delle Donne di Calenzano
Questo testo diretto e interpretato da Claudia Della Seta è un’allegoria crudele e visionaria dei nostri tempi tracciata dalla penna densa, irriverente, cinica e dallo humor ficcante di Hanoch Levin, considerato il più importante autore israeliano del Novecento. Siamo in un sogno. Un sogno visionario, terribile, buffo. Il sogno di un bambino che diventa la metafora di un viaggio profondo nell’esistenza umana.
Due genitori guardano il loro bambino dormire. E sono felici della sua pace. All’improvviso irrompe nel silenzio della sua stanza, fragorosamente, quel mondo esteriore fatto di furore e rabbia: un gruppo di vicini inseguiti arriva di corsa, un violinista sanguinante cade in terra e agonizza, un comandante della polizia arresta tutti. Momenti tragici e di pura follia. Una guerra, che trascina il bambino e sua madre in una disperata fuga verso la salvezza. Un esodo, un viaggio. E ad ogni tappa, la stessa domanda: “come sopravvivere alla vita, e per cosa? A che prezzo?”