Gabriele Nissim presenta
Il bene possibile.
Essere Giusti nel proprio tempo (UTET)
intervengono Salvatore Natoli e Massimo Recalcati
letture Andrée Ruth Shammah
intermezzi musicali a cura del
Gruppo Klezmorim del Conservatorio di Milano
coordinato da Lydia Cevidalli
Samuele Birolini, clarinetto
Marco Falcon, percussioni
Margherita Carbonell, contrabbasso
Paolo Camporesi, fisarmonica
Gabriele Nissim
Ci capita spesso di aderire a passeggeri moti di indignazione collettivi; in fondo è facile, e non ci costa nulla. Ben più difficile sembra invece schierarsi davvero. Che cosa può fare, allora, chi vuole concretamente cambiare le cose?
Secondo il Talmud ogni generazione conosce trentasei zaddiqim nistarim, i “giusti nascosti” che impediscono la distruzione del mondo. Con la memoria dei fatti del Novecento e lo sguardo rivolto al nostro presente, possiamo dire che per fortuna sono molti di più: non solo chi si oppose all’Olocausto, ma anche il colonnello sovietico Stanislav Petrov, che scongiurò una guerra atomica con gli Stati Uniti a costo di inimicarsi il suo stesso paese, o Hamadi ben Abdesslem, la guida tunisina che nel 2015, durante un attacco terroristico, ha scortato verso l’uscita del Museo del Bardo quarantacinque turisti italiani.
Gabriele Nissim ci racconta queste e molte altre storie esemplari, con sapienza affabulatoria e persino una punta di ironia.