con Renato Mannheimer e Giorgio Pacifici
intervengono Massimiliano Cannata, Philippe Daverio, Vera Minazzi e Sergio Scalpelli
Diversi fattori hanno eroso negli ultimi lustri le caratteristiche del sistema sociopolitico del nostro paese, frammentando il corpo sociale in gruppi, nuclei, sottoinsiemi che spesso hanno o quantomeno sentono di avere assai poco in comune tra loro. Il volume analizza tali fattori, come il crescente disinteresse per la politica, le elezioni e la vita di partito. Nella società attuale i giovani sentono di essere la nuova «area del disagio», in cui alla mancanza di un lavoro stabile, utile e gratificante, si somma l’assenza di una prospettiva che ridia un senso preciso alla loro esistenza. Ma alla perdita di senso del nostro «Sistema Paese» contribuisce anche la sua struttura socio-urbanistica, che il libro analizza con precisione: la «gentrificazione» dei quartieri storici; l’affievolirsi di una comune appartenenza linguistica e religiosa; la gestione dei servizi pubblici delle città che spesso non appare più in grado di soddisfare un bacino d’utenza maggiore e qualitativamente diverso da quello per il quale erano stati progettati e realizzati. A ciò si aggiunge la crisi dell’associazionismo, in cui la scarsa propensione alla partecipazione dei cittadini si traduce in finalità e modelli di gestione sempre più elitari.
Renato Mannheimer lavora da più di trent’anni nel campo delle ricerche e dei sondaggi d’opinione. Ha insegnato in diverse Università italiane e straniere, in Europa e negli Stati Uniti.
Giorgio Pacifici è un sociologo dei problemi della trasformazione. Negli ultimi anni si è occupato delle società dell’area indiana, oggi oggetto di un rapido processo di metamorfosi. Ha insegnato in Università europee e dell’America Latina.