adattamento di Ugo Chiti
dal romanzo di Aldo Palazzeschi pubblicato da Mondadori
con Lucia Poli, Milena Vukotic
e con Marilù Prati
e Gabriele Anagni, Sandra Garuglieri, Luca Mandarini, Roberta Lucca
regia Geppy Gleijeses
scene Roberto Crea
luci Luigi Ascione
costumi Ilaria Salgarella, Clara Gonzalez Liz Ccahua coordinate da Andrea Viotti, Accademia Costume&Moda, Roma-1964
musiche Mario Incudine
produzione Gitiesse Artisti Riuniti
Nella campagna fiorentina di inizio ‘900 tre zie nubili vivono accecate da un amore senile per il nipote, viveur e fannullone, che le porterà sul lastrico e finirà per abbandonarle. Dal capolavoro di intelligenza e ironia di Aldo Palazzeschi, una parodia un po’ grottesca del mondo aristocratico fatta anche di nonsense e giochi di parole. L’ adattamento originale è di Ugo Chiti, uno dei più importanti drammaturghi italiani, la regia è di Geppy Gleijeses, in scena tre splendide attrici e beniamine del pubblico come Lucia Poli, Milena Vukotic e Marilù Prati. Le sorelle Teresa e Carolina Materassi sono due ricamatrici cinquantenni che, grazie ad una vita di rinunce, hanno acquisito una posizione di prestigio presso la buona società fiorentina. Con loro vive la sorella minore, Giselda, riaccolta in casa dopo un fallito matrimonio con un nobile dissoluto. L’equilibrio familiare viene sconvolto dall’arrivo di Remo, figlio di una quarta sorella morta ad Ancona: bello, spiritoso e pieno di vita, il giovane approfitta dell’affetto e delle cure delle zie più anziane per soddisfare tutti i suoi capricci, spendendo più di quanto le zie guadagnino. Giselda è l’unica a rendersi conto della situazione, ma i suoi avvertimenti rimangono inascoltati.
Osvaldo Guerrieri - La Stampa
L’opera ripresenta i temi caratteristici dell’opera di Palazzeschi: la parodia dello stile di vita e della visione del mondo borghese, il fascino per il nonsense e i giochi di parole, il gusto per l’irrisione dei formalismi, la combinazione di drammatico e comico.
– Geppy Gleijeses