di e con Maurizio Micheli
al pianoforte Gianluca Sambataro
regia di Luca Sandri
scene Fabio Cherstich
produzione Teatro Franco Parenti
Dopo l’inesauribile successo di Mi Voleva Strehler, con la sua ineguagliabile e sofisticata ironia, Maurizio Micheli porta in scena un nuovo personaggio, vittima consapevole del senso e non-senso della vita. Un uomo solo è in coda in un anonimo ufficio di Equitalia a fianco di altri esseri umani che come lui aspettano di conoscere il loro destino. Protagonista è l’attesa, quella dell’assurdo quotidiano in cui trovano spazio pensieri, speranze, inquietudine, pazzie, canzoni e… illusioni.