progetto e coreografia Francesca Foscarini
creazione con Francesca Foscarini, Romain Guion (interprete originale), Cosimo Lopalco
interpretazione Francesca Foscarini
drammaturgia Cosimo Lopalco
disegno luci e cura della tecnica Luca Serafini
musiche originali Andrea Cera
voci Miki Seltzer in Genesi 2 (19-20), Bela Lugosi in Bride of the Monster di Ed Wood
suoni Seals di Martin Clarke, Summer Sunset di Eckhard Kuchenbecker, Tikal Dawn di Andreas Bick
video Licorne di Maider Fortune
consulenza e programmazione videoproiezione Andrea Santini
costumi Giuseppe Parisotto
si ringrazia Chiara Bortoli, Alfonso Cariolato, Rocco Giansante, Perrine Villemur, Fiorenzo Zancan
produzione VAN Ente sostenuto da MiBAC – Ministero dei Beni e delle Attività Culturali
coproduzione La Biennale Danza di Venezia
con il sostegno di CSC Centro per la Scena Contemporanea, Tanzhaus Zurich, Istituto Italiano di Cultura Parigi, Teatro Stabile del Veneto
Lo spettacolo fa parte del festival FOG Triennale Milano Performing Arts
Il Sole 24 Ore
Animale è un lavoro potente e poetico firmato dalla coreografa italiana Francesca Foscarini, vincitrice del premio Danza & Danza 2018 per artisti emergenti. Creato per il danzatore francese Roman Guion, il solo – che ha debuttato alla Biennale Danza di Venezia nel 2018 – è un piccolo capolavoro coreografico che esplora il nesso tra la sensibilità umana e quella animale attraverso una mappa di gesti e segni che evocano la fragilità, il dolore e la bellezza della vita in tutte le sue forme. Ispirandosi alle opere del pittore Antonio Ligabue, le sue scene animali e i suoi autoritratti, l’artista esplora la radice etimologica che accomuna “anima” e “animale”, riflettendo sul significato di alterità. Foscarini compone scene di dirompente emozione in cui il mondo umano e quello animale sono dipinti in un intreccio di istinti, timori e speranze.
Francesca Foscarini è danzatrice, coreografa e insegnante. Tra le creazioni ricordiamo Kalsh(2009, selezionato dai Visionari 2010), Cantando sulle ossa (2011, Premio Mas Danza 2012, selezione Aerowaves 2012), Grandmother (Premio Equlibrio per l’interprete 2013), Gut Gift (2014) creato con Yasmeen Godder, Vocazione all’Asimmetria (selezione Aerowaves 2016), Good Lack (2016), trittico sull’assenza, Animale (Biennale Danza Venezia 2018), Oro: L’arte di resistere (2018) commissionato dal CSC di Bassano del Grappa, creato insieme a Cosimo Lopalco e ai danzatori di Dance Well – movimento e ricerca per Parkinson. Come interprete ha lavorato con Yasmeen Godder, Alessandro Sciarroni, Marco D’Agostin e Roberto Castello. Nel 2015 vince il premio Positano come “Danzatrice dell’anno sulla scena contemporanea” e nel 2018 il Premio Danza & Danza come coreografa emergente.