scritto e diretto da Andrea Murchio
con la consulenza storiografica di Bruno Maida, docente di Storia contemporanea alla facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Torino
con Alessia Olivetti
scene e costumi Sara Santucci
light-design Pierpaolo Nuzzo
produzione Mirabilia Teatro
È il viaggio luminoso e tragico di Iréne Nemirovsky: ebrea russa, parigina d’adozione, scrittrice e donna dalla forza straordinaria, morta ad Auschwitz nel 1942.
In scena pochi oggetti: una macchina da scrivere, una valigia per fuggire dalla persecuzione e per custodire ricordi, una scala per scendere negli orrori di un campo di concentramento e per raggiungere il successo. In modo colto e raffinato lo spettacolo ripercorre le vicende umane e letterarie dell’autrice. Alessia Olivetti, con grande naturalezza e vivacità, trasmette inquietudini, energia, passioni e desideri, quelli di una donna alla continua ricerca dell’affermazione della propria identità.