scrittura scenica e regia Paolo Trotti
con Stefano Annoni, Michele Costabile, Diego Paul Galtieri e Margherita Varricchio
aiuto regia Fiammetta Perugi
scene e costumi Francesca Biffi
luci Gabriele Santi
responsabile di produzione Simona Migliori
produzione Teatro Linguaggicreativi
con il sostegno del Centro Residenza della Toscana (Armunia Castiglionecello – CapoTrave/Kilowatt Sansepolcro)
L’universo di Testori incontra l’immaginario cinematografico di Luchino Visconti e diventa ispirazione per una storia nuova. Gli stessi personaggi che ne I racconti del Ponte della Ghisolfa vivono la Milano del ‘59 sono qui protagonisti nella Milano di oggi. Uomini e donne, disperati, immigrati, prostitute, omosessuali, sportivi, cercano una via d’uscita in grado di cambiare le loro esistenze.
I quattro attori danno vita a personaggi che vivono ai margini della città: operai, inquilini dell’edilizia popolare, migranti alla ricerca di un lavoro.
La speranza di arricchirsi attraverso la boxe e lo scontro tra fratelli a causa di una donna (ispirato a Rocco e i suoi fratelli) sono raccontati con disincanto in un dramma intenso, in cui passioni antiche e problemi moderni sono condotti a unità.