Presentazione del libro di Riccardo Canesi
Le città da cantare. Atlante semi-ragionato dei luoghi italiani cantati, Tarka edizioni
prefazione di Mogol
Mario Lavezzi incontra l’autore
Riccardo Canesi
La città più cara a Lucio Dalla, dopo la sua Bologna? Torino. Non ancora diciottenne firmò nel capoluogo piemontese il suo primo contratto con i Flipper, a Torino Dalla dedica Tango e a Torino, nel 1973, dedica l’album Il giorno aveva cinque teste sull’emigrazione calabrese.
Venezia lega il suo nome a Pino Donaggio, ma anche al romano Francesco De Gregori (Miracolo a Venezia, nell’album Scacchi e Tarocchi), Trieste a Lelio Luttazzi (El can de Trieste!).
E poi la Roma di Antonello Venditti, Renato Zero, la Genova dei fratelli Gian Franco e Gian Piero Reverberi, padri dei cantautori, da Gino Paoli, Umberto Bindi, Luigi Tenco, la Genova di Fabrizio De André, la Milano di Adriano Celentano, Enzo Jannacci, Dario Fo, solo per citarne alcuni.
Anche se le definiamo spesso “leggere”, le canzoni, che tanta parte hanno nell’esperienza comune di tutti noi, sono uno specchio prezioso dei nostri rapporti con il mondo e raccontano una geografia delle emozioni e dei sentimenti, sullo sfondo della storia quotidiana. Riccardo Canesi, che di geografia se ne intende (la insegna e la promuove come disciplina da molti anni), coniuga qui quella sua passione scientifica con l’amore, altrettanto lungamente coltivato, per la musica, e propone un catalogo ragionato delle canzoni che hanno come tema le città italiane (con qualche puntata d’assaggio verso il resto del mondo). Un catalogo, ma anche molto di più: un viaggio, nello spazio e nel tempo – fra bellezza e degrado, arte e rovine, paesaggi naturali e cemento, bella vita e povertà, puro intrattenimento e passioni sociali e politiche – Virginio B. Sala, 2018