Conversazione con Maria Luisa Frisa e Matteo Persivale
in collaborazione con Il Mulino
in occasione del Parenti District Art & Design
Creazione, business, cultura, comunicazione: sono fra le dimensioni costitutive della moda, che ne spiegano il carattere in perenne trasformazione. Se da una parte essa deve adeguarsi alle esigenze del mercato globale, dall’altra deve conservare quelle qualità e quegli immaginari che rendono ogni pezzo straordinario e desiderabile. L’incontro restituisce la complessità del fashion system contemporaneo: dal suo rapporto con il tempo al suo ruolo nel ridefinire genere e identità; dalle traiettorie globali del lusso alle nuove forme della democratizzazione del vestire; dalle professioni emergenti alla moda intesa come sistema culturale e industriale in cui si intrecciano marketing, editoria, curating, museo.
Maria Luisa Frisa, critico e curatore, è professore ordinario all’Università Iuav di Venezia, dove dirige il corso di laurea triennale in Design della moda e Arti Multimediali. Fra le sue pubblicazioni recenti: Le forme della moda (Il Mulino). Ha curato la mostra e il libro Bellissima. L’Italia dell’alta moda 1945-1968 (Roma, MAXXI, 2014-15; Bruxelles, BOZAR, 2015; Monza, Villa Reale, 2015-16; Fort Lauderdale, NSU Art Museum, 2016). Ha curato il libro Desire and Discipline: Designing Fashion at Iuav (Marsilio). Il suo ultimo progetto: la mostra e il libro ITALIANA. L’Italia vista dalla moda 1971-2001 (Milano, Palazzo Reale, febbraio-maggio 2018; libro edito da Marsilio).
Matteo Persivale, 48 anni, milanese, scrive sul Corriere della Sera dal 1990. Si occupa di cultura, esteri, moda.